di Santina Muzi
“E, nel dubbio, ricordate:
avete ragione voi!”.
Con questi versi il guppo culturale spontaneo “La Linea Sottile” ha salutato le letture tragicomiche con cui il Centro Culturale e Sociale di Castel Viscardo insieme all’Associazione turistica Pro loco ha festeggiato la giornata internazionale dedicata alla donna. Il giorno dopo, sabato 9 marzo, in modo d’avere maggiore partecipazione all’incontro. Infatti la sala era gremita, e non soltanto di donne. Presenti infatti diversi uomini, mariti e padri, oltre al presidente del Centro Enrico Patrizi, al presidente della Pro loco Franco Pasqualetti e all’assessore comunale Luca Giuliani.
Cosa dire dell’incontro? Che ancora una volta si è avuta la conferma che la parità tra i due sessi non è stata raggiunta nemmeno nel nostro continente, nemmeno nel nostro Paese e nelle nostre città. Se assistiamo ad un qualsiasi incontro di rilievo, notiamo che i relatori sono prevalentemente maschi, se non tutti; che di fronte ad una scelta, seppure la donna sia competente ed agguerrita, la preferenza cade sul genere maschile. La differenza si estende anche al significato di un vocabolo perché se di un uomo si dice che è “un cortigiano” si ntende che vive a corte. Ma se lo stesso termine viene appioppato ad una donna… Dire di una donna che è una cortigiana significa darle della battona, ugualmente se si dice che è una “donna allegra”, o una “passeggiatrice”. E via di seguito. Femminicidi. Spesso avvocati e giudici non hanno lo sguardo sottile per individuare i pericoli cui va incontro una donna separata in casa,una donna che denuncia o che chiede la separazione. Certi uomini mancano di quella sensibilità che acuisce le intuizioni, tergiversano, lasciano il tempo che trovano ed abbandonano la donna al suo destino. Uomini, e talvolta anche donne: sono loro i responsabili di tanti femminicidi!
Donne. Ci sono, le donne, e nel corso di un pomeriggio così insolito si sono fatte sentire. La festa, i convenevoli, il momento conviviale, la mimosa, sono stati elementi marginali, il clou è stato il tempo dedicato alla visione del filmato della Rai, alle letture di pagine di Serena Dandini e di Lella Costa da parte di tre ragazze, donne per l’appunto, talmente immedesimate da coinvolgere l’uditorio in un’alternanza tra ilarità e commozione. Brave. Già il nome “La Linea Sottile” è tutto un programma. Ed ecco i loro nomi: Chiara Tiracorrendo, Elena Basili, Francesca Nencioni.
Omaggio. Questa la poesia donata insieme alla mimosa a tutte le donne presenti:
Tutte sono state bambine
prima di diventare donne…
le più fortunate lo restano
per sempre!
* “Alle bambine ribelli di tutto il mondo:
puntate più in grande,
puntate più in alto,
lottate con più energia:
e, nel dubbio, ricordate:
avete ragione voi!”
* da “Storie della buonanotte per bambine ribelli”