Commento di Dante Freddi- Le duemila manifestazioni per invitare i potenti del mondo a occuparsi della salute di questo pianeta hanno alimentato i social e i navigatori si sono divisi anche su un fatto come questo, oggettivamente di per sé positivo, senza controindicazioni. Dalla piazze è esploso l’invito a chi “comanda” di occuparsi dei giovani che dovranno vivere su questo pianeta e quindi di operare “adesso” scelte che invertano l’andamento climatico. Niente di strano, tutto di bellissimo. Ma subito c’è stato chi ha cercato gli aspetti negativi, ricercando complotti, interessi, le solite multinazionali dietro quei milioni di ragazzi e ragazze. E giù addosso a Greta, il simbolo. Da Rita Pavone fino a Maria Germana Maglie, che addirittura ha dichiarato che se non fosse stata autistica l’avrebbe presa sotto con l’auto. Oltre questi sciagurati c’è chi fa girare foto di mondezza scrivendo che è stata lasciata dai giovani scioperanti e articoli di pseudogiornali che gridano al complotto e a lati oscuri. I commentatori che evidentemente non credono ai cambiamenti climatici, quelli che si accodano al pessimo presidente USA, non si accorgono neppure che fanno il gioco di chi difende interessi consolidati, documentati, radicati, che ci vuole soltanto l’innocenza dei ragazzi per denunciarli. E noi di quegli assassini del mondo siamo stati complici silenziosi. Addirittura mettersi di traverso alle richieste dei giovani del mondo è inqualificabile.
Riporto il commento che ho scritto all’articolo di un giornalaccio web condiviso su facebook , perché emblematico di chi e come lancia fango sugli scioperanti e su Greta. Scrivo: « L’articolo all’interno di questo sito, nato ieri, è scritto da un certo Mauro Bottarelli ed è una successione di insulsaggini. Ecco come ragiona a proposito di Greta: “Sarà certamente un genio, bravissima, con un QI degno di un docente universitario di Harvard di 55 anni, avrà divorato migliaia di testi scientifici e seguito centinaia di conferenze: ma resta una studentessa di 16 anni, cari lettori. Affidarsi alla sua guida, fosse anche solo simbolica e di testimonianza, in quella che viene dipinta come la battaglia del millennio, equivale a farsi operare di peritonite da qualcuno con la licenza media, ma che non ha perso nemmeno una puntata di ER o Grey’s Anatomy, ne siete consci vero? “. Pensa quindi che spetti a Greta trovare le soluzioni e non còglie che la ragazzina è e vuole essere soltanto un simbolo straordinario di una gioventù bella che prende atto di un problema enorme e invita tutti a risolverlo, dato che ce ne stiamo fregando.
Allora io sto con Ciro Zeno: capre!
Ciro Zeno
Gravissimo come molti stiano banalizzando la giornata di ieri, come se la questione clima non interessasse tutti, ma proprio tutti! Ma come si può pretendere il cambiamento da questa società scoppiata? Scusate lo sfogo ma non se ne può più. Ha ragione Sgarbi, capre!