“Il WWF Umbria si battera’ perche’ l’Altopiano dell’Alfina non si riduca ad una mera distesa di noccioleti priva di colori e varieta’ vegetative.
Si tratta dell’ ennesimo funesto colpo inferto ad un intero ecosistema, quello al confine tra Umbria, Toscana e Lazio, terra di origine vulcanica e di conquista, gia’ prescelta dagli Etruschi”. Così l’avvocato Valeria Passeri, vicepresidente del Wwf di Perugia, si accoda all’appello lanciato qualche giorno fa dalla regista Alice Rohrwacher ai governatori del Lazio, Toscana e Umbria con cui chiedeva di mettere un freno alla trasformazione di un’area vasta, l’altopiano dell’Alfina che si estende fra Orvieto e il Lago di Bolsena, sotto il dilagare delle piantagioni di noccioleti.
“La coltura intensiva del noccioleto, gia’ estesa per circa 100 ettari, se ampliata ulteriormente, cambierebbe irreversibilmente il panorama, la morfologia del paesaggio dell’ Alfina, e, di conseguenza, la destinazione turistica e di meta rigenerativa che tale paesaggio oggi rappresenta per numerosi turisti ed investitori immobiliari stranieri, che ivi hanno ridato vita a numerosi ruderi” incalza Passeri. “Pertanto, manifestiamo tutta la nostra solidarieta’ a chi si oppone con fermezza a siffatto scempio del paesaggio, unico al mondo, pronti a combattere come sempre, anche in via giudiziale, se occorre”. [suggeriti]
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