E’ in programma per sabato 2 febbraio a partire dalle 9 l’incontro dal titolo “Sperimentazione scolastica e crescita consapevole” promosso dai genitori del complesso scolastico di Orvieto Centro presso l’Aula Magna della Scuola Luca Signorelli. Un incontro mosso dall’esigenza di approfondire i temi che mettono in relazione l’attività scolastica sperimentale con quella della crescita degli alunni.
A parlarne saranno: la professoressa Laura Materazzo, pedagogista clinico specialista ADHD e docente Isfar, la dottoressa Silvia Scopetti, educatore professionale e pedagogista familiare, insegnante Pasquale di Paola rappresentante dei genitori. Introduce e coordina Maria Trabucco docente scuola primaria. Intanto continua il dibattito sul cosiddetto “sabato libero” che fa seguito alla decisione assunta dalla dirigenza scolastica dell’Istituto Comprensivo Orvieto-Baschi di istituire, per il prossimo anno scolastico, due classi (prima elementare e media) sperimentali che prevedono, appunto, la settimana corta.
Ora, alcuni genitori degli alunni frequentanti le classi di elementari e medie, hanno scritto una lettera aperta alla Dirigente Scolastica per sensibilizzare il Consiglio d’Istituto a valutare l’ipotesi di estendere la sperimentazione a tutte le classi del plesso di Orvieto Centro.
Di seguito il testo della lettera invita dai genitori.
Lettera aperta dei genitori della Scuola Primaria di L. Barzini alla Dirigente Scolastica
Gentilissima Dott.sa Antonella Meatta,
in conseguenza agli ultimi avvenimenti riguardanti la questione “Sabato Libero”, con la presente vorremmo ribadire la posizione presa da più dei 2/3 delle famiglie già utenti di questo plesso scolastico, Regina Margherita, Luigi Barzini e Luca Signorelli, durante l’ultimo sondaggio effettuato.
Innanzitutto facciamo presente che nel corso degli anni molti genitori hanno fatto richiesta più e più volte per introdurre in questa scuola il modulo a 27 ore con sabato libero, richiesta purtroppo mai presa seriamente in considerazione dalle precedenti dirigenze. Lei può solo immaginare con quanta sorpresa e quanto sconforto abbiamo appreso la notizia della bocciatura del C.d.I. alla proposta del “sabato libero” dove, non solo 490 famiglie già utenti erano assolutamente favorevoli, ma dove anche i docenti del plesso L. Barzini si erano espressi a favore.
In seguito a questo riteniamo che il C.d.I. si sia pronunciato in maniera inopportuna e poco rispettosa della maggioranza di genitori e docenti della primaria, in quanto le motivazioni che hanno portato alla bocciatura della proposta, come da lettura del verbale della riunione del C.d.I. del 20 dicembre 2018, si riferiscono alla didattica legata alle 29 ore settimanali del L. Barzini e alle 30 ore del L. Signorelli.
Riteniamo opportuno specificare che, anche a seguito delle molte iscrizioni a 27 ore degli anni precedenti, modulo mai attivato da questa scuola, la nostra richiesta di introduzione del “sabato libero” è conseguente alla possibilità di attuare il modulo a 27 ore come prevede la normativa nella scuola primaria.
Questo perché, contrariamente a quanto espresso da alcuni membri del C.d.I., i quali, in data 20 dicembre 2018, sostenevano che il modulo a 29 ore con sabato libero andava a penalizzare un’ora di italiano e un’ora di matematica (che invece sono previste da Ministero dell’Istruzione e quindi non possono essere in alcun modo decurtate dal monte ore settimanale), per l’attuazione del modulo a 27 ore, le uniche materie che possono essere sottratte dal monte ore settimanale sono quelle extracurricolari, nello specifico ed. fisica e musica, come d’altra parte ampiamente illustrato anche da Lei durante la riunione con i genitori dei nuovi iscritti in data 14 gennaio 2019.
Anzi, la scuola, attivando il modulo a 27 ore con sabato libero, guadagnerebbe per ogni classe 2 ore di compresenza che possono essere utilizzate per progetti, potenziamento alunni con problemi di apprendimento e inclusione dei bimbi stranieri. A tale proposito vorremmo fare alcune brevi considerazioni sulla sperimentazione approvata dal C.d.I. in data 11 gennaio 2019. Innanzitutto vorremmo ringraziarla per il Suo impegno dimostrato a sostegno delle famiglie a favore del “sabato libero” e per la Sua grande mediazione che ha portato un segno di apertura e di innovazione in questa scuola che fino ad ora non ha mai tenuto conto delle esigenze degli utenti.
Nonostante ciò e soprattutto nonostante noi riteniamo che la sperimentazione sia una grande opportunità, l’utenza alla quale è potenzialmente destinata rappresenta solo una minima percentuale rispetto all’espressione di una intera comunità. Noi genitori riteniamo che in alcun modo questa ridotta utenza possa rappresentare un campione indicativo delle reali esigenze di genitori ed alunni. Il dato oggettivo è quello delle 490 famiglie a favore del “sabato libero” che non possono essere disconosciute nella loro forza rappresentativa da una sperimentazione che coinvolge un numero molto più ristretto di destinatari.
Inoltre non è da escludere che nonostante un numero consistente di genitori siano favorevoli alla sperimentazione, coloro che si trovano a dover fare una nuova iscrizione per l’a.s. 2019/2020 e che hanno già altri figli frequentanti altre sezioni, potrebbero, per questioni logistiche, organizzative e familiari, non aderire al modulo a 27 ore con sabato libero, inficiando il potenziale risultato della sperimentazione stessa e precludendone così all’intero plesso una sua futura estensione. In seguito a tutto ciò, chiediamo che la sperimentazione con il modulo a 27 ore con sabato libero venga concessa a tutto il plesso di Luigi Barzini senza esclusione alcuna, al fine di valutarne al meglio la fattibilità a livello didattico, organizzativo ed economico.
Chiediamo inoltre che al tempo normale della secondaria Luca Signorelli venga concesso il modulo a 30 ore con sabato libero, soluzione già adottata nell’80% delle scuole italiane, nonché anche nei nostri licei, al fine di agevolare logisticamente, organizzativamente ed economicamente tutte le famiglie con più di un figlio iscritto nelle diverse scuole di Orvieto.
Pertanto chiediamo che il C.d.I. valuti con più attenzione e meno superficialità tale richiesta che coinvolge la maggioranza delle famiglie e dei docenti della scuola primaria (le stesse famiglie e gli stessi docenti che i membri del C.d.I. dovrebbero rappresentare, sostenere e tutelare). Richiesta che non va in alcun modo ad inficiare la qualità e la validità dell’offerta formativa e che permetterebbe alle famiglie di condividere maggiormente il tempo da trascorrere con i propri figli nei fine settimana, viste le mutate realtà della nostra società rispetto al passato. Con grande speranza che le esigenze e le volontà di molte famiglie vengano finalmente prese in considerazione e che la voce di una intera comunità venga finalmente ascoltata, Le porgiamo i nostri più