Nel 2018, al compimento degli anni ottanta del giornalista-scrittore, docente incaricato di psicologia della comunicazione e di scienza dell’Opinione pubblica presso Istituti universitari e Centri di ricerca, alcuni volontari hanno compiuto una ricognizione degli scritti dell’autore presso diverse Biblioteche. Non tutto è stato ritrovato. Qui si ripropongono alla memoria di quanti lo hanno conosciuto, come studioso e maestro, alcuni scritti più significativi.
Antonio Colasanto, Consolidiamo la democrazia, Edizioni Diec, pp,76, Napoli 1972.
“L’uomo della strada è totalmente frastornato e rischia…di lasciarsi nuovamente inquadrare in una sudditanza in contrasto con i tempi e con le sue aspirazioni…”.
Antonio Colasanto, La rivincita del mito, Edizioni Diec, pp.38, Napoli 1974.
“Il mito come si è detto, si esprime sempre attraverso il linguaggio: mito e linguaggio sorgono insieme”.
Antonio Colasanto in collaborazione con Armando Papa, San Gennaro non fa più miracoli, Guida Editori, pp.243, Napoli 1974.
“Una spietata analisi del problema napoletano e meridionale, un discorso smagato che vuole riaccendere il dibattito sul Mezzogiorno”.
Antonio Colasanto, La pendolarità dell’opinione pubblica, Edizioni CeMM-Salesiani, pp. 117, Castellammare 1976.
“In realtà le numerose definizioni esistenti di opinione pubblica ci appaiono notevolmente discordanti e coprono un arco di giudizi che va dalla negazione di ogni significato reale all’esasperazione del suo potere”.
Antonio Colasanto, Comunicazione umana significati e rischi, Edizioni Dehoniane, pp. 327, Napoli 1978.
“Uno studio di psicologia della comunicazione e dell’opinione pubblica”.
Antonio Colasanto, Comunicazione umana significati e rischi, Edizioni CeMM-Salesiani, 2^ edizione, pp.328, Castellammare 1978.
“Uno studio di psicologia della comunicazione e dell’Opinione pubblica”.
Antonio Colasanto, Cattolici drogati, Edizioni Adriano Gallina, pp.151, Napoli 1980.
“Sclerosi, crisi dei partiti e dei sindacati, criminalità e violenza sono aspetti marcatamente visibili e dolorosi di un malessere generale che non viene denunciato per spirito distruttivo o apocalittico, ma per operare in chiave costruttiva un processo di crescita personale e sociale”.
Antonio Colasanto, Pianeta Cooperazione, Edizioni Dehoniane, pp.335, Napoli 1981.
“L’obiettivo che si prefigge l’autore è quello di giungere alla presentazione della cooperazione come nuovo modello economico e come rilevante e rivoluzionario fatto sociale”.
Antonio Colasanto, Sociologia, Edizioni Piemme Spa, pp.128, Casale Monferrato (AL) 1991.
“Il problema fondamentale in sociologia non è solo “chi o che cosa” deve essere osservato con il metodo della ricerca ma a che scopo ce ne occupiamo scietificamente”.
Antonio Colasanto sta in: Massimo Milone, 16 Lettere a Papa Francesco, a pag. 51, Guida Editori, Napoli 2015.
“Ci aiuti Santo Padre, esortando da Napoli quei battezzati che conservano la fede perché sorga un laicato maturo capace di “uscire” sulle strade e raggiungere le periferie esistenziali”.