L’Agenzia Forestale Regionale dell’Umbria ha pubblicato l’avviso pubblico finalizzato alla concessione pluriennale di terreni inseriti nel programma “Banco della Terra” per la gestione dei beni appartenenti al demanio e al patrimonio agroforestale regionale.
“Diamo così attuazione alla legge regionale 12 del 2015 – ha affermato l’assessore regionale al patrimonio Antonio Bartolini – con la quale la Regione Umbria vuole promuovere lo sviluppo, l’imprenditorialità e la crescita occupazionale nel settore agricolo regionale, favorendo, in particolare l’accesso dei giovani all’agricoltura, anche al fine di agevolare il ricambio generazionale; l’agricoltura sociale come definite dalla normativa vigente; l’utilizzo produttivo di terreni agricoli ed a vocazione agricola e la loro funzione sociale; la gestione attiva e sostenibile dei beni agro-forestali attenta alla dimensione economica, ambientale e sociale; il ruolo multifunzionale dell’agricoltura, l’impiego e l’applicazione di modelli di agricoltura sostenibile, quali l’agricoltura biologica e quella conservativa; il contrasto al degrado ambientale e la valorizzazione dell’ambiente, del territorio e del paesaggio rurale. Nei mesi scorsi – ha proseguito l’assessore – è stato effettuato un lavoro ricognitorio, di concerto tra Regione Umbria – Servizio Patrimonio, Sviluppumbria e Agenzia Forestale mediante il quale è stato individuato un elenco di beni da inserire nel “Banco della Terra”.
La Regione dell’Umbria ha approvato gli elenchi dei terreni e fabbricati appartenenti al patrimonio agro-forestale regionale ed ora l’Agenzia Forestale Regionale con il suo avviso espleta una procedura di evidenza pubblica per concedere in uso a fini agro-zootecnici alcuni terreni di proprietà regionale. Gli obiettivi che abbiamo all’orizzonte sono molteplici – ha sottolineato Bartolini – e per questo abbiamo modificato una legge regionale e approvato un regolamento ad hoc. Vogliamo insomma mettere a sistema il patrimonio regionale in disuso, coinvolgendo altri enti e privati in azione di riqualificazione patrimoniale sviluppare nuove filiere produttive per valorizzare prodotti tipici umbri e coltivazioni autoctone e dunque creare opportunità di lavoro soprattutto per i giovani”.
Il Banco della Terra, nelle intenzioni dei promotori, dovrà coinvolgere gli amministratori degli Enti locali e territoriali, le associazioni di categoria, agenzia del demanio e le associazioni operanti nel settore. “In questa prima fase – ha spiegato Bartolini – viene messo a disposizione del progetto il patrimonio immobiliare della Regione che si trova nei Comuni di San Venanzo, Allerona ed Orvieto. Sono terreni immediatamente disponibili. Si tratta di un primo stralcio, in via di implementazione, ma gli elenchi verranno poi aggiornati ogni sei mesi. Abbiamo anche organizzato degli incontri partecipativi nelle comunità territoriali di riferimento delle aree che sono state individuate per avviare un confronto e una discussione con il territorio, a cominciare dai Comuni. Un’occasione di confronto utile anche per capire se è possibile aggregare attorno al nucleo messo a disposizione dalla Regione altre aree che sono vocate o vocabili. Rispetto alla precedente versione della legge regionale – ha concluso Bartolini -, adesso è stato individuato un unico soggetto gestore, l’Agenzia forestale regionale, che avrà il compito di redigere i bandi di gara, stipulare le convenzioni con enti e privati, controllare il rispetto dei progetto presentati ed aggiornare ed alimentare l’anagrafe dei terreni disponibili che, anche questa è una novità, potranno comprendere anche fabbricati compatibili con la gestione agricola e cioè attività agrituristiche, extra-alberghiere o attività produttive o terziare legate alla realizzazione conservazione e commercializzazione di prodotti del suolo”.
Il bando può essere visionato all’indirizzo: http://www.afor.umbria.it/bandi/avvisi/avviso-pubblico-finalizzato-alla-concessione-pluriennale-di-terreni-inseriti-nel-banco, mentre mercoledì prossimo, 27 febbraio, sarà pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Umbria.