La Prima e la Terza Commissione, presiedute da Andrea Smacchi e Attilio Solinas, si sono riunite in seduta congiunta per ascoltare in audizione i vertici dell’Azienda Usl Umbria 2. Il direttore generale Imolo Fiaschini si è detto soddisfatto di questi anni di direzione, malgrado il mandato sia stato caratterizzato da una serie di problemi pesanti, dal terremoto alla carenza di personale.
La Prima e la Terza Commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, presiedute da Andrea Smacchi e Attilio Solinas, si sono riunite in seduta congiunta per ascoltare in audizione il direttore generale dell’Azienda Usl Umbria 2, Imolo Fiaschini, per una informativa sull’attività svolta.
Ad inizio riunione, il presidente Smacchi ha ricordato che “a questa audizione, che arriva dopo quella della settimana scorsa con i vertici dell’Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni (https://tinyurl.com/y3qyfhmd (link is external)), seguiranno le audizioni con i vertici delle altre aziende sanitarie regionali, per fare un bilancio della situazione”.
Anche il presidente Solinas ha rimarcato “l’importanza di questi incontri a poche settimane dalla scadenza dei mandati delle direzioni aziendali. In Terza commissione ci siamo confrontati più volte con i vertici dell’Asl 2, ed è emerso che la direzione sta lavorando bene, ed è riuscita a far fronte ai numerosi problemi incorsi, dalla carenza del personale all’acquisizione di apparecchiatura innovative e efficaci. Il compito di un’azienda territoriale è complesso, ed è importante l’integrazione con l’Azienda ospedaliera di Terni, che è stata fatta, fino ad ora, in maniera efficace. Il mio giudizio sulla direzione è positivo”. Il direttore generale Fiaschini, accompagnato dal direttore sanitario Pietro Manzi, si è detto soddisfatto di questi anni di direzione, malgrado il mandato sia stato caratterizzato da una serie di problemi pesanti, dal terremoto e dalla carenza di personale. La direzione ha rivendicato di essere riuscita a mantenere gli equilibri, conseguendo sempre il pareggio di bilancio.
Per quanto riguarda il PERSONALE, in questi anni un’intera fascia di età di medici ha abbandonato il lavoro e molti primari se ne sono andati. C’è stata quindi necessità di turnover, operazione particolarmente difficile con la normativa attuale. Sono comunque state coperte quasi tutte le strutture, ed altre lo saranno a breve. Oltre alla copertura dei primari, si sta lavorando per alcune specializzazioni difficili da trovare, ma anche per la copertura degli infermieri. È stata ampliata la pianta organica e si sta cercando di completare una serie di dotazioni organiche visto l’aumento della richiesta.
Un grande lavoro è stato fatto anche per OPERE E INVESTIMENTI TECNOLOGICI. Si stanno completando i progetti informatici, dalle cartelle cliniche al lavoro sul sangue fino all’assistenza domiciliare. Per gli acquisti, particolare attenzione è stata data alla diagnostica per immagini perché c’erano macchinari datati. Questo è servito anche per accorciare le liste di attesa, che in alcuni casi sono state azzerate con strumentazioni che hanno cambiato il modo di operare.
Per gli INTERVENTI INFRASTRUTTURALI molto è stato fatto nella politica del patrimonio, riprogrammando l’ospedale Narni-Amelia con fondi propri. È stato portato a termine il progetto esecutivo e le procedure di esproprio. Si è lavorato anche sul progetto della nuova Città della salute di Terni per ricollocare tutti i servizi sparsi, compresa la sede. Sono state completate le nuove sedi dell’azienda su Foligno. Il progetto della Casa della salute di Orvieto va avanti con i proventi della vendita del vecchio ospedale.
L’ORGANIZZAZIONE delle attività è stata fatta per livelli essenziali, ma per la Valnerina è stata necessaria un’organizzazione particolare che ha richiesto molto impegno. Sulle PERFORMANCE l’Asl 2 migliora, con una riduzione dei tempi di pagamento dei fornitori a 20 giorni, il miglioramento dei tassi di copertura vaccinale, il piano prevenzione nazionale sempre raggiunto, un miglioramento della presa in carico dei pazienti anziani, l’aumento degli acquisti centralizzati. Per la gestione del POST SISMA, nel primo periodo dell’emergenza, l’assistenza non è mai mancata.
Poi c’è stata la donazione di container e moduli sanità che in questo momento garantiscono tutto tranne il ricovero ospedaliero che a Norcia è impossibile fare senza che l’ospedale sia dichiarato agibile.
Si sta per riaprire l’Rsa a Cascia nella stessa struttura dova è già stata aperta la riabilitazione intensiva. Per i VOLUMI E TEMPI DI ATTESA c’è stato un aumento dell’offerta, ma anche un lavoro sull’appropriatezza. Grande attenzione alla gestione dei cup anche con il back office e la processazione delle richieste che in un primo momento non trovano soddisfazione allo sportello, con un aumento continuo delle prese in carico fino alle oltre 34mila del 2018. Nel giro di qualche mese partiranno i cup di secondo livello. Anche i numeri del PRONTO SOCCORSO sono in aumento, soprattutto a Foligno che è diventato il secondo ospedale per accessi nella regione. I numeri codici bianchi sono importanti, ma si punta a migliorare la situazione con gli Aft (Aggregazioni funzionali territoriali).
Sollecitato dalle domande di Sergio De Vincenzi (misto-Un), Valerio Mancini (Lega), Claudio Ricci (misto-Rp/Ic), Gianfranco Chiacchieroni e Carla Casciari (Pd), il direttore Fiaschini ha affrontato anche molti altri argomenti tra cui la gestione degli accertamenti di primo livello, accordi con i pediatri di base, i problemi della presa in carico dei pazienti in farmacia, l’utilità delle Aft, il randagismo, la vendita dell’ex ospedale di Orvieto, i punti nascita, i canili, l’approccio terza età, il ruolo dei medici di medicina generale, la medicina di urgenza e il pronto soccorso a Norcia, la gestione delle graduatorie, la cartella clinica, la neuropsichiatria infantile, la comunicazione tra i diversi sistemi di diagnostica per immagini.