Commento di Dante Freddi
Caro Silvio, il tema ambientale, la corsa a tutta velocità verso la rovina che i governi mondiali stanno correndo senza preoccuparsi dei disastri che producono, è oggettivamente trascurato dal web. Lo dimostra il fatto che è trascorso un mese dall’ultima notizia che ha “fatto notizia” anche su FB: l’impegno di Greta Thunbergha, la bambina che ha accusato i grandi del mondo di distruggere il futuro suo e della sua generazione.
Nazioni importanti , come gli USA di Trump, stanno rendendo difficile opporsi al cambiamento climatico. Le lobbies legate alla produzione di energia da fonti tradizionali guardano al massimo sfruttamento della condizione attuale, magari preparandosi a mettere le mani sulle rinnovabili, se arriveremo al loro uso diffuso sufficientemente sani da poter invertire il disastro rappresentato dagli inquinamenti, compreso quello dell’informazione.
Inquinamento dell’informazione.
Condivido il pensiero di Torre e sarebbe bene che anche l’informazione prodotta in gran quantità dal M5S e riversata sui suoi simpatizzanti fosse coerente e non utilizzasse l’attenzione ambientale del Movimento come merce di scambio con la Lega, che non ha nel suo DNA alcuna sensibilità in merito. Se l’ambiente è così importante, caro Silvio, come si può condividere qualcosa con il partito dei “sì” comunque, trumpiano, putiniano, animato da un sovranismo in cui prevale il “me ne frego” piuttosto che “il me ne occupo”?
Posta Silvio Lorenzo Torrerude pressoPlanet Earth.
2 MINUTI A MEZZANOTTE
Io e altri 199 tizi a seguire gli scienziati del Mit con il bollettino annuale sui rischi globali… duecento di noi… come gli appassionati di calcio, gli amanti dei piatti con nutella e sottaceti assieme oppure come i vincitori di un concorso pubblico anni ’80 assunti senza raccomandazioni.
Siamo pochi.
Terribilmente pochi.
In un web pieno di saputelli cacciatori di bufale per svergognare chi sta più rovinato di loro non mi sorprende che si tengano alla larga da fonti realmente accreditate. Però è un peccato.
Senza pressione pubblica, senza un diffuso fiato sul collo, la situazione non migliorerà.
Rischio climatico, inquinamento dell’informazione e la diffusione del rischio crescente (ritiro dai trattati, diffusione e scarsa manutenzione) sull’armamento nucleare immenso che abbiamo sono robe serissime; altro che Banfi.
Tuttavia ben pochi se ne curano.
2 minuti a mezzanotte, l’indice di rischio è elevatissimo ed è relativo non a migliaia o milioni, ma a miliardi di persone.
Eh, già. Ma allora Banfi all’unesco?