Un uomo di 39 anni, di origini Tunisine, è stato tratto in arresto domenica 6 gennaio dagli uomini della Polizia di Stato della Squadra Volante della Questura di Viterbo. Lo stesso, residente in provincia, coniugato con una ragazza italiana conosciuta durante una vacanza in Tunisia, aveva come ultima fase del piano ideato quella di portare i due figli avuti con lei, entrambi di età inferiore ai sei anni, nel paese di origine.
Ottenuta in mattinata la firma per il rilascio del passaporto dei due minori, l’uomo presso il centro commerciale Tuscia, per futili motivi, ha iniziato a malmenare ripetutamente la donna. Testate al volto, calci, pugni al viso, il tutto davanti ai bambini atterriti ed impauriti. Poi l’ha rapinata della borsa del portafogli, del cellulare e degli occhiali da vista, ha caricato i bambini in auto e l’ha lasciata nel parcheggio, piangente e sanguinante.
E’ intervenuto quindi il 118 e un equipaggio della Squadra Volante della Questura. La donna, con varie fratture al volto, al naso e numerose ecchimosi, è stata medicata al Pronto Soccorso dell’ospedale Belcolle. I poliziotti hanno iniziato subito l’attività di indagine tendente a rintracciare il fuggitivo e, soprattutto, indirizzata alla tutela dei minori. Localizzata la vettura dello straniero verso il nord Lazio, i poliziotti hanno raggiunto l’aggressore, ormai giunto ai limiti della provincia, traendolo in arresto. Dopo le formalità di rito, il tunisino è stato poi tradotto, su disposizione dell’autoità giudiziaria, presso il carcere di Mammagialla, mentre i minori venivano assicurati a tutela.
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