Porto abusivo d’armi, traffico di stupefacenti ed evasione dagli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Questi i reati disposti da altrettante procure italiane da Trieste a Rimini fino a Roma, a carico di un albanese di 36 anni, latitante da tre anni. Per eludere i controlli, l’uomo, aveva dichiarato almeno sette identità diverse. Ma, questa volta, non è sfuggito all’occhio clinico degli uomini della Polstrada di Orvieto che lo hanno fermato nel pomeriggio di martedì 8 gennaio lungo l’Autostrada del Sole nei pressi del casello di Orte.
D.A. – di origini albanese ma residente in Emilia Romagna – è stato intercettato alla guida di una Nissan Qashqai a bordo della quale viaggiava una sua connazionale incensurata. Alla vista degli agenti, l’uomo è subito apparso nervoso e dai successivi controlli è presto emerso il motivo. L’uomo, infatti, dal 2015, infatti, si era reso irreperibile all’ordine di cattura emesso dal tribunale di Roma fornendo di volta in volta degli alias differenti. Il 36enne ricercato doveva scontare ancora 4 anni e 6 mesi di detenzione degli 11 di cui si era reso destinatario. E non è da escludere che l’identificazione a cui si è giunti sia quella definitiva. Tratto subito in arresto, è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria presso il carcere di Viterbo.
I Vigili del Fuoco partecipano ai progetti del Servizio Civile Universale
Una nuova opportunità per mettere a disposizione della cittadinanza il tuo senso civico è fare domanda per il Servizio...