Ottocentomila euro per 185mila visitatori. Sono i numeri da record che girano intorno al Pozzo di San Patrizio. A renderli noti è l’assessore al turismo Andrea Vincenti che snocciola i dati. “Il Pozzo nel 2018 ha ricevuto 65 mila visitatori in più e incassato 300.000 euro in più rispetto al 2013 – spiega – numeri importanti soprattutto, se consideriamo il trend di crescita consolidato dell’ultimo quinquennio e se guardiamo al valore medio dei visitatori (circa 118.000) e degli incassi (circa € 495.000) nel quinquennio 2009-2013. A conti fatti, dunque, abbiamo conferma che la promozione funziona e il lavoro ripaga”.
“Il superbo programma condotto sul Pozzo, in questi anni, da Alessandra Cannistrà (riqualificazione degli ingressi, delle uscite e dei sistemi di pagamento; nuovi bagni su Viale Sangallo e riqualificazione totale dell’area, riapertura degli spazi a Piazza Cahen con apertura di una nuova biglietteria; iniziative di promozione come St. Patrick’s Day; campagne promozionali e televisive mirate; servizi aggiuntivi di promozione e visite guidate; bookshop, ecc.) assieme al costante e appassionato lavoro da parte di tutto il personale dei servizi comunali competenti per Cultura e Turismo, oltre ai vari altri soggetti coinvolti nel quotidiano esercizio della struttura (in primis, Sistema Museo, Carta Unica e da ultimo anche CicloStile) hanno in pochi anni rinnovato l’immagine del monumento, sia a Orvieto che nel mondo. Coi risultati che vediamo” ha aggiunto Vincenti.
“Tutto questo – tiene a precisare l’assessore – è frutto non del caso, né di estemporaneità, bensì di una progettualità di medio e lungo respiro che, partendo dalle esigenze immediate si è proposta e si propone di valorizzare non solo il Pozzo, bensì tutta l’area circostante, che comprende il Tempio del Belvedere e la Fortezza Albornoz, e la ricollega, da una parte, al cuore cittadino e quindi alla Torre del Moro ed al Palazzo del Popolo; dall’altra all’Anello della Rupe ed al percorso delle “Piagge”. L’azione è sostenuta attraverso progetti, tra cui il “Rupe Valle” già finanziato nell’ambito delle Aree Interne, che hanno lo scòpo, appunto, di rafforzare in ogni senso il legame del centro con la valle, seguendo i tracciati storici, tuttora attuali e fruibili, a beneficio sia degli orvietani che dei visitatori. Molto c’è ancora da fare. Ma quando diciamo che siamo sulla strada giusta e che possiamo guardare avanti con fiducia e orgoglio, abbiamo argomenti”. Vincenti, poi, snocciola i numeri:
Anno Paganti Incassi
2009 120.409 € 491.170
2010 114.359 € 480.927
2011 123.211 € 517.257
2012 113.207 € 474.321
2013 120.722 € 509.363
2014 142.742 € 609.522
2015 147.664 € 636.982
2016 156.597 € 674.994
2017 150.455 € 657.088
2018 185.500 € 795.000