Commento di Dante Freddi- Il Tribunale di Milano ha condannato a due anni e sei mesi Renzo Bossi, figlio di Umberto Bossi detto il Trota, e a un anno e 8 mesi l’ex igienista dentale di Silvio Berlusconi Nicole Minetti. Erano 57 gli imputati al processo sulla cosiddetta ‘Rimborsopoli’ in Regione Lombardia, tutti ex consiglieri ed ex assessori. Il tribunale ha anche condannato a un anno e 8 mesi il capo dei deputati leghisti, Massimiliano Romeo. Questo fatto e quello del tunisino morto durante una colluttazione con la polizia hanno motivato il post FB di Stefano Moretti, assiduo frequentatore del social, di cui molto spesso condivido le idee. Come questa volta. A cadere nelle maglie della Giustizia sono stati soggetti di primo piano della destra, compreso il capogruppo della Lega, ma il ministro Salvini è stato silente nei confronti dei suoi amichetti lombardi, così come i suoi devoti, vecchi e nuovi. Forse la vergogna trattiene il ditino sul tasto del computer, anche se la testa sarebbe pronta a giustificare questa schifosa vicenda pur di affermare le proprie pulsioni.
Posta Stefano Moretti
La polizia, che dobbiamo ringraziare per il quotidiano impegno a favore di tutti i cittadini, stavolta e’ rimasta coinvolta in una triste vicenda che ha visto la morte di un giovane tunisino legato mani e piedi per aver dato in escandescenza per un mancato trasferimento di danaro. Sono convinto che si tratti di una tragica fatalita’ ma dobbiamo sempre ricordarci di rispettare ogni persona ed evitare ogni abuso di legalita’, cosi’ come le sentenze , sia quella di Battisti, per quanto ergastolana,senza trofei da mostrare, sia quella che ha visto la “strage” di consiglieri regionali lombardi della Lega, deputati ed eurodeputati dello stesso partito. Caro Salvini, cosi ‘ come si corre a giustificare la Polizia, altrettanto bisognerebbe fare nello stigmatizzare i difensori di costoro quando affermano che essi hanno agito sulla base di usi e conseduetuni consolidati. Io sono stato consigliere regionale, assessore e vPresidente dell’Umbria, ma non mi sono mai sognato di stipendiare un mio parente con 250 mila euro annui o far pagare al gruppo le spese del matrimonio di una figlia. Si dira’ che non ho figli.