Commento di Dante Freddi- L’articolo del Messaggero rilanciato sul post di Gnagnarini e Ruina con i commenti « questa è una buona notizia» e « finalmente un po’ di buonsenso» comunica una notizia che alleggerisce l’animo e fa ben sperare per il futuro sull’argomento dei vaccini. La firma apposta da Beppe Grillo all’appello di Burioni e Silvestri sancisce l’abbandono da parte del M5S della frangia “no vax” che milita al suo interno e promette che le posizioni pentastellate siano riportate a ragionevolezza. L’appello chiede alle forze politiche che si impegnino nell’educazione alla Scienza e al metodo scientifico e che il governo ponga a disposizione della Scienza maggiori finanziamenti. È una svolta positiva, che farà anche incavolare qualche militante grillino, ma rassicura su questo tema la maggior parte della popolazione. Sì, è una bella notizia.
Postano Massimo Gnagnarini e Antonio Ruina
Vaccini, no alla pseudomedicina: Grillo firma insieme a Renzi il “Patto per la scienza” dell’immunologo Burioni
Un impegno dunque a sostenere la scienza «come valore universale», a contrastare anche con leggi tutte le forme di pseudomedicina, a promuovere l’informazione corretta e ad aumentare i finanziamenti. Questi i punti del ‘patto’ ideato dall’immunologo Roberto Burioni che ha chiesto di firmarlo a tutte le forze politiche, invito già raccolto tra gli altri da Beppe Grillo e Matteo Renzi.
APPROFONDIMENTI
Il patto, che al momento ha l’appoggio anche del giornalista Enrico Mentana, di Guido Silvestri della Emory University e di Mina Welby dell’Associazione Luca Coscioni e che è ripreso anche sul blog dello stesso Grillo, contiene cinque punti. Nel primo tutte le forze politiche italiane si impegnano a sostenere la Scienza come valore universale di progresso dell’umanità, che non ha alcun «colore politico». Nel secondo nessuna forza politica italiana si presta a sostenere o tollerare in alcun modo forme di pseudoscienza e/o di pseudomedicina che mettono a repentaglio la salute pubblica (i.e., negazionismo dell’AIDS, anti-vaccinismo, terapie non basate sull’evidenza scientifica, etc.). Inoltre tutte le forze politiche italiane si impegnano a governare e legiferare in modo tale da fermare l’operato degli pseudoscienziati. E ancora: tutte le forze politiche italiane s’impegnano a implementare programmi capillari d’informazione sulla Scienza per la popolazione, a partire dalla scuola dell’obbligo. Infine tutte le forze politiche italiane si impegnano anche affinché si assicurino alla Scienza adeguati finanziamenti pubblici, a partire da un immediato raddoppio dei fondi ministeriali per la ricerca biomedica di base.
«Oggi è successa una cosa molto importante», scrive Burioni sul suo sito ‘Medical Facts’: «Beppe Grillo e Matteo Renzi hanno sottoscritto (insieme a molti altri) un patto a difesa della scienza. Perché ci si può dividere su tutto, ma una base comune deve esserci. La scienza deve fare parte di questa base. Perché non ascoltare la scienza significa non solo oscurantismo e superstizione, ma anche dolore, sofferenza e morte di esseri umani. Ha detto Albert Einstein che la ‘scienza, al confronto con la realtà, è primitiva e infantile. Eppure è la cosa più preziosa che abbiamo’. Oggi sono molto contento, perché due persone rivali e distanti sono d’accordo sul fatto che non possiamo permetterci di buttarla via».