Saranno soprattutto le attività commerciali come alberghi, bar e ristoranti a risentire in maniera maggiore della manovra di assestamento delle tariffe idriche 2019. Adesso che sono in arrivo le bollette, gli operatori commerciali stanno prendendo atto degli aggiustamenti all’insù. Forse, un po’ troppo. La delibera con cui l’Auri (Autorità Umbria per i Rifiuti e l’Idrico) ha deciso di ritoccare le tariffe è la n.64 del 28.12.2018 ed è stata votata all’unanimità dai sindaci nella seduta del 28 dicembre 2018. “A fronte di un marginale risparmio per la gran parte delle utenze – solleva il caso il segretario del Pd Andrea Scopetti – la nuova articolazione rappresenterà un vero e proprio salasso per le attività ricettive-turistiche e del comparto agricolo-zootecnico, con aumenti che si avvicinano al 40%. Nel tempo delle promesse da campagna elettorale, delle elucubrazioni economiche, delle chiacchiere che si porta via il vento, riceviamo l’ennesimo colpo per l’economia del nostro territorio. L’AURI prima interviene nella vicenda rifiuti a discapito della nostra Città, poi con nuove tariffe idriche che rischiano di mettere in ginocchio attività già pesantemente colpite dalla crisi. Una volta funzionava che chi possedeva delle risorse riusciva a valorizzarle e costruirci intorno delle economie di scala, oggi sembra che si sia preso il vizio di svenderle e subirne anche le conseguenze. Difendiamoci!”.
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