Migliorare la rete dei servizi presenti sul territorio a favore dei giovani, favorire la loro formazione scolastica e la loro inclusione nel mondo sociale e lavorativo, attivare interventi innovativi per prevenire e combattere fenomeni di disagio e bullismo, qualificare e aumentare l’offerta di attività sportive per ragazzi a rischio esclusione sociale. Con questi obiettivi, la Regione Umbria, su proposta dell’assessore alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare, Luca Barberini, ha stanziato un fondo di circa 120mila euro, a favore dei Comuni, per sostenere le politiche giovanili sui territori.
Le risorse, provenienti dal bilancio regionale nell’ambito legge sulle politiche giovanili (LR 1/2016), verranno trasferite alle dodici Zone sociali tramite i Comuni capofila, a seguito della presentazione di progetti territoriali. Ad ogni Zona sociale verrà assegnato un contributo fisso di 3mila euro, a cui si sommerà una parte variabile ripartita in base al criterio della percentuale di giovani, fra i 14 e i 35 anni, residenti nei diversi territori al primo gennaio 2018, che in totale in Umbria sono quasi 191mila.
In particolare, il fondo di circa 120mila euro è stato così ripartito: Zona sociale 1 (8,7% di giovani) oltre 10mila euro; Zona sociale 2 (22,9% di giovani) quasi 22mila euro; Zona sociale 3 (7,2% di giovani) circa 9mila euro; Zona sociale 4 (6,7% giovani) 8.500 euro; Zona sociale 5 (6,3% di giovani) circa 8.200 euro; Zona sociale 6 (1,5% di giovani) circa 4mila euro; Zona sociale 7 (6,2% di giovani) 8mila, Zona sociale 8 (11,1% di giovani) oltre 12mila euro; Zona sociale 9 (5,2% di giovani) circa 7.200 euro; Zona sociale 10 (14,3% di giovani) quasi 15mila euro; Zona sociale 11 (5,6% di giovani) circa 7.600 euro; Zona sociale 12 (4,3% di giovani) circa 6.500 euro.
“L’Umbria – evidenzia l’assessore Barberini – ha bisogno dei giovani come capitale umano essenziale per lo sviluppo della comunità e investe su di essi, sulla loro formazione e inclusione sociale, attraverso un approccio multidimensionale e partecipativo, che sappia valorizzarne i talenti. L’obiettivo è fare in modo che le nuove generazioni non siano soltanto un’opportunità per il futuro ma una risorsa per il presente, protagonisti sin da oggi della costruzione di un nuovo modello sociale, in grado di dare risposte più adeguate ai bisogni della comunità”.
Barberini sottolinea quindi che “in Umbria, dopo l’approvazione di una legge regionale specifica, il tema dei giovani è stato rimesso al centro dell’attenzione, sia in termini di riflessione politica che di strategie d’intervento operativo. A tal fine sono stati anche costituiti un Tavolo di coordinamento delle politiche giovanili, composto da dodici assessori comunali, e la Consulta regionale dei giovani con rappresentanti, di associazioni, movimenti giovanili, universitari, oratori, giovani imprenditori, giovani professionisti e altri, riunitisi anche nei giorni scorsi”.