Posta Silvio Lorenzo Torre sarcastico.
ALBERO STORTO. ME LA IMMAGINO COSÌ
Ormai è diventata una specie di lotta di classe tra quelli che gli piace l’albero comunale e quelli che qualche critica vorrebbero portarla senza sentirsi dare del Fascista o del grillino o dell’ignorante salame incompetente. E siccome oggi la sinistra invece che essere proletaria che muove critiche da proletari è diventata tutta un’altra cosa. Allora me la sono immaginata come una di quelle presentazioni “colte” di film girati nella Russia degli anni trenta… ecco più o meno così .
Tovarich Stortakkio
Presentazione della nuova Opera del maestro dell’avanguardismo sovietico Gjuseppesky.
In un unico pianosequenza di trecentotrenta minuti L’ALBERO figlio dell’acciaio e del lavoro proletario sostenuto dalle parole delle donne e degli uomini che fuggono dai piaceri borghesi attraverso l’impegno dei mezzi di produzione digitale con cui incidono nell’internet dure accuse finché infine conquista il centro cittadino allontanando per sempre gli abeti addobbati di capitalismo consumistico piantonando ogni spazio per impedire ogni ritorno dell’imperialismo dei regali di Natale. Al termine della proiezione seguirà assemblea e dibattito…
Commento di Dante Freddi sarcastico
Silvio Torre è un pentastellato anomalo, è uno sarcastico, lo è davvero.
Mi piace l’evocazione di una presentazione colta, da cinema d’essai con proiezioni di film russi degli anni Trenta, e intellettuali comunisti veri che discutono dell’albero di Natale nostrano. Ricordo i comunisti dei miei tempi, ma non a Orvieto, qui non esistevano, per ragioni che si immaginano. Silvio, dovresti leggere “Orvieto Kaput” di Pier Luigi Leoni per approfondire.
Nel nostro orticello non c’è neppure oggi la presunzione intellettuale della sinistra. Quello spazio è occupato da quelli che sentono il “profumo della carta” e che non sai mai di quale partito o movimento o gruppo d’opinione siano. È un movimento trasversale ad alta sensibilità olfattiva
Mi piace poi l’idea che chi è di sinistra ama l’albero e chi è di destra lo critica: questi ultimi sono fascisti, grillini, incompetenti, ignoranti e salami. L’hai detto tu, Silvio, io non mi permetterei mai. A me, per la verità, quell’albero sarebbe piaciuto più dritto, compensando l’inclinazione della piazza. Mi sarebbe anche piaciuto senza che fosse addossato allo spazio di Cittaslow, adatto per piazza del Popolo, ma mi hanno spiegato che non c’era questa possibilità per via del mercato.
Silvio, posso mettermi tra i salami?