L’incontro che si svolgerà a partire dalle 10 di martedì 11 dicembre presso la sede della Provincia di Viterbo, sarà la prima vera occasione per presentare ad un pubblico più vasto il Contratto del Lago di Bolsena, del Fiume Marta e della Costa tirrenica di Tarquinia.
Diffusi fin dal 2000 in Europa e nelle regioni del Nord Italia nella forma dei Contratti di Fiume, questi strumenti di programmazione territoriale sono forme di accordo volontario che permettono di “adottare un sistema di regole in cui i criteri di utilità pubblica, rendimento economico, valore sociale e sostenibilità ambientale intervengono in modo paritario nella ricerca di soluzioni efficaci per la riqualificazione dei bacini fluviali” (World Water Forum).
L’obiettivo di costruire e attuare un programma così ambizioso richiede uno sforzo di natura non solo istituzionale, ma anzitutto culturale, in coerenza sia con le politiche del Parlamento Europeo sulle risorse idriche, sia, in campo internazionale, con i principi delle Nazioni Unite, che eleggono il bacino idrografico quale unità di riferimento per le politiche di sostegno alla biodiversità.
In provincia di Viterbo il primo percorso di costruzione di questo strumento di programmazione territoriale si è avviato nel febbraio 2017 con la costituzione del Comitato Promotore del Contratto del Lago di Bolsena. Successivamente, nel dicembre 2017, presso la sede della Provincia di Viterbo, i soggetti via via aderenti (circa 20 associazioni del territorio, le principali associazioni di categoria, i Comuni del lago di Bolsena, insieme alla Provincia di Viterbo e alla Regione Lazio), hanno sottoscritto un documento programmatico con valore di formale Manifesto d’intenti. In quella sede il Club per l’Unesco Viterbo Tuscia è stato individuato dai sottoscrittori quale soggetto coordinatore del Comitato Promotore; mentre il Comune di Grotte di Castro è stato individuato quale referente istituzionale.
«In questi mesi – afferma Luciano Dottarelli, presidente del Club per l’UNESCO Viterbo Tuscia – la nostra associazione si è fortemente impegnata nel progetto, occupandosi soprattutto della fase di animazione, comunicazione e formazione, che è decisiva in uno strumento di programmazione che scommette sulla partecipazione della comunità locale secondo modalità diffuse e a partire dal basso. Grazie soprattutto al supporto tecnico della dott.ssa Rossana Giannarini e alla disponibilità del Presidente della Provincia Pietro Nocchi, il lavoro è andato molto avanti, coinvolgendo altre associazioni e tutti i Comuni del lago. Con l’adesione dei Comuni di Tuscania e Tarquinia, già autonomamente impegnati per la salvaguardia del fiume Marta, il progetto si è poi ampliato fino a diventare un Contratto dell’intero distretto idrografico (lago di Bolsena, del fiume Marta e della costa compresa tra la foce del torrente Arrone e del Marta). Nel frattempo la Regione Lazio, recuperando il ritardo del passato, si è dotata di appropriati strumenti legislativi e programmatici fino a istituire, nello scorso luglio, un apposito Ufficio di scopo per i Contratti di fiume e i piccoli Comuni. L’incontro dell’11 dicembre sarà perciò un momento decisivo di ricapitolazione del lavoro svolto e di pianificazione delle azioni per il futuro».
All’evento prenderanno parte le rappresentanze politiche e istituzionali del territorio della Tuscia, la responsabile dell’Ufficio di scopo della regione Lazio, Cristiana Avenali, rappresentanti dell’ISPRA e del Ministero dell’Ambiente; i Comuni firmatari e anche quelli interessati all’eventuale sviluppo del progetto; le associazioni di cittadini e le organizzazioni di categoria interessate alla tutela e allo sviluppo sostenibile del territorio che hanno già sottoscritto l’iniziale manifestazione d’intenti e quelle che vorranno aggiungersi per dare il loro contributo.
Club per l’UNESCO Viterbo Tuscia