Le grandi storie della Natività riportate dai Vangeli apocrifi e dalla tradizione popolare, accompagnate da musiche del repertorio sacro e dal canto corale, andranno in scena per una sera nella suggestiva cornice della basilica romanica di San Flaviano a Montefiascone (Viterbo) con il coordinamento scenico dell’attore e regista Paolo Manganiello.
L’appuntamento, in programma venerdì 14 dicembre alle 21 (ingresso gratuito), si intitola “Una notte a Betlemme” ed è organizzato dalla Biblioteca dell’Istituto superiore universitario di Scienze psicopedagogiche e sociali “Progetto Uomo” di Montefiascone, dalla Corale polifonica San Giovanni di Bagnaia, dall’Associazione e Centro Studi Cesare Dobici di Viterbo e dalla Parrocchia di San Flaviano.
I testi delle letture saranno interpretati da Vera Anelli, Paolo Manganiello, Marco Marconi, Sara Pizzi e Stefano Nazzaro, speaker dei telegiornali e voce narrante in numerose produzioni televisive della Rai, come Voyager, Superquark, Porta a Porta, Unomattina,Virus, Ballarò, e nelle rubriche di Rai Storia, Rai Educazione, Rai Movie, Rai 5. I brani, a cura di Roberto Alessandrini e Francesca Mara Tosolini Santelli, attingono dal Protovangelo di Giacomo, dal Vangelo dello Pseudo-Matteo, dal Vangelo dell’infanzia arabo-siriaco, dal Vangelo dell’infanzia armeno, dai versi del celebre “Racconto di Natale” di Guido Gozzano e dai delicati “Soliloqui di Betlemme” in cui Giuseppe Papini dà voce ai personaggi più umili e periferici della vicenda natalizia, come il bue, l’asino, il topo nel muro e il passerotto sul tetto. Accanto al tema dell’incredulità di una delle levatrici, che viene prima punita e poi perdonata, la vicenda ha il suo punto focale nel momento della nascita di Gesù, segnato da un istante di immobilità di tutte le cose e di tutte le azioni degli uomini e degli animali.
La Corale polifonica San Giovanni di Bagnaia, composta da 35 elementi, diretta da Maria Loredana Serafini e accompagnata al pianoforte da Ferdinando Bastianini e al violino da Wanda Folliero, eseguirà brani di Lajos Bárdos (“Dormi, dormi fili care”), Adolphe-Charles Adam (“O holy night”), Cesare Dobici (“Ave Maria”) e Benedetto Marcello (“I cieli immensi narrano”).
La basilica di San Flaviano, edificata a partire dal secolo XI e rimaneggiata nel XII e nel XV, è arricchita all’interno da capitelli gotici scolpiti con motivi di grande raffinatezza e da cicli di affreschi del XIV secolo dedicati a vite dei santi. Nella chiesa è stata inumata nel 1113 la salma del vescovo tedesco Johannes Defuk, che in un viaggio di ritorno da Roma si era fermato a Montefiascone, attratto dalla bontà del vino locale, e vi era rimasto fino alla morte.