Commento di Dante Freddi- Posta Giorgio Santelli alcune considerazioni spulciando la Finanziaria. Non era ancora emersa tutta la partita del raddoppio delle tasse alle organizzazioni non profit, quelle che hanno come mission l’assistenza e il reinvestimento dei profitti in azioni di quel genere. A proposito del raddoppio dell’Ires alle realtà non profit Laura Castelli, sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha dettato questa sua acuta osservazione all’agenzia AGI: «E’ giusto: se sei del terzo settore “enti ecclesiastici e non” si presuppone che tu non faccia utili visto che sei senza scopo di lucro. Noi tassiamo i profitti delle no profit mica tassiamo i soldi della beneficenza!». Avevo pensato che questa norma fosse un’azione ispirata da superficialità, ma il sottosegretario ci ha chiarito che invece è ignoranza. Il presidente Conti ha dichiarato che è stato un errore e che dopo le festività il Governo riparerà. Vedremo, intanto è così.
Giorgio non era ancora arrivato nel suo spulciare al condono fiscale di chi non ha pagato per necessità, che sarà interessante comprendere come verrà distinta dalla furbizia.
Poi c’è da aggiungere lo schiaffo al Parlamento, dato che maggioranza e minoranza hanno votato senza aver discusso il provvedimento. E così da amenità ad amenità.
La preoccupazione che emerge in tutti gli osservatori che guardano è che i provvedimenti adottati sono un pannicello caldo per le reali necessità di chi è povero e di cerca lavoro. Sarà soddisfatto soltanto chi potrà evadere con maggiore facilità e chi avrà un ulteriore contributo al lavoro nero che già pratica. Il blocco delle assunzioni nel pubblico impiego per il 2019 limiterà il previsto effetto sul lavoro della quota 100, l’impossibilità di attivare i Centri per l’impiego impedirà di trovare lavoro ai beneficiati dal reddito di cittadinanza, che avrà comunque tanti paletti da risultare una mortale mortificazione delle aspettative. E così avanti, tra incoscienza e improvvidenza. Oggi protestano i pensionati e le associazioni non profit , domani saranno in piazza i delusi, che sono sempre i più cattivi, perché hanno perduto la speranza. La sicumera dei nostri governanti e le aspettative fideistiche dei loro elettori non fanno presagire tempi buoni e suona l’ora dell’impegno anche per i più tiepidi. In nome della Democrazia.
Posta Giorgio Santelli
LA MANOVRA FINANZIARIA. BUON NATALE
Sto spulciando la manovra. Vi faccio una sintesi.
-meno 600 milioni di investimenti a FS pr il 2019,
-i sindaci potranno affidare direttamente opere fino a 200mila €,
-abolizione del sistema di tracciamento dei rifiuti pericolosi (SISTRI)
-auto ecologiche, superbonus sull’acquisto solo per chi rottama con
-risorse tolte ai fondi per la sicurezza sul lavoro,
-blocco delle assunzioni nella PA statale per tutto il 2019,
-nessuna indicizzazione per le pensioni sopra i 1.500€ e contributo di solidarietà sopra i 5.000€,
-meno investimenti pubblici per 4,2 miliardi, eliminazione dell’industria 4.0, dell’IRES ridotta per chi investe al sud e del fondo competitività del MEF,
Poi ci sono le clausole di salvaguardia per 24 miliardi nel 2020, 29 miliardi nel 2021.
Tutto per finanziare (per un anno) quota 100 pensioni e il reddito di cittadinanza che, se dato a tutta la platea, vale sui 140 euro lordi al mese.
Non penso di vedere quel che dico smentito. Sull’utilità del tutto la chiedo a voi.