Ross Boglioli e Dino Fratini hanno commentato questo elemento
Commento di Dino Fratini Non so se sia l’80℅, ma ti posso assicurare che chi non ha scrupoli a lasciare i bambini al freddo (indipendentemente dal decreto sicurezza) lo incontrerò senz’altro alla messa di Natale.
Commento di Dante Freddi- È molto difficile la discussione tra chi è più cattolico, chi è più buono, chi più aderisce con la propria vita agli insegnamenti del Vangelo. Qualche giorno fa ho incocciato il commento di un frequentatore di FB che, proprio in relazione al decreto sicurezza, ricordava che la chiesa non è un onlus e quindi deve occuparsi soltanto di diffondere la parola di Dio. Ne è nata una polemica, da cui mi sono infine sottratto, sopraffatto dalla convinzione e dalla sicumera del mio interlocutore. È uno di quelli che “il mio papa è Ratzinger” e c’è poco da fare. Evocano la tradizione, si richiamano a una liturgia che i preti di oggi chiamano con la posizione “a battimuro”, auspicano la chiesa imperante, quella secondo cui il prete può dire ciò che dobbiamo fare e non necessariamente seguire il suo esempio: “Fai ciò che dico non ciò che faccio”. Non so se il Vangelo su cui giura Salvini sia il medesimo che leggiamo noi, ma soprattutto del soggetto mi infastidisce questa ostentazione di Dio, Patria e Famiglia, tutte cose che la sua vita testimonia con qualche evidente incoerenza. Ma noi vogliamo che il peccatore, io, tu e lui, si penta, non che muoia.
La chiesa onlus, soccorritrice dei più deboli, non mi sembra poi che sia in contraddizione con la chiesa che predica la Verità. È papa Ratzinger, che non credo voglia appartenere a questi cattolici, che con la sua enciclica Caritas in Veritate porta nel giusto equilibrio la Caritas, l’amore nei confronti di Dio e degli uomini, con quello che ne consegue nei comportamenti, con la Veritate, la fede in Dio, anch’essa con quello che comporta nei comportamenti quotidiani.
Dino, non so se io, tu e Ross Baglioli siamo buoni cristiani, dato che il nostro papa è stato Ratzinger e ora è orgogliosamente Francesco, ma sicuramente chi non ha scrupoli a lasciare i bambini al freddo (indipendentemente dal decreto sicurezza), lo incontreremo la notte di Natale e gli stringeremo la mano in segno di pace. L’augurio è che gli si apra il cuore e che scompaia la sua paura nel prossimo.