ORVIETO – Un magnete sul cronotachigrafo per falsare i chilometri percorsi e le ore passate alla guida per riuscire a viaggiare anche diciotto ore di fila. La polizia stradale guidata da Stefano Spagnoli ha alzato il velo su un fenomeno molto diffuso nel settore del trasporto su gomma che, oltre a essere gravissimo in sé, può avere delle conseguenze importanti per tutti gli utenti della strada.
A finire nei guai un autotrasportatore, cinquantenne, di origini campane. Stava viaggiando verso sud a velocità sostenuta quando, all’altezza del casello di Orvieto, lungo l’Autostrada del Sole, è stato fermato dagli agenti della Polstrada di Orvieto. Una volta in cabina gli agenti hanno dappirma verificato che il veicolo, stando ai dati del tachigrafo, risultava fermo e quindi, facendo ulteriori controlli, si sono accorti del magnete che, oltre a far risultare il mezzo fermo anche se in movimento, inibisce e di fatto mette fuori uso il sistema di frenatura automatica e il controllo della velocità.
L’uomo è stato denunciato oltre a subire il ritiro della patente, il sequestro del mezzo e una multa di 2mila euro. Secondo la legge, il periodo di guida giornaliero non deve superare le nove ore, con 45 minuti di riposo ogni quattro ore e mezza, e può essere esteso fino a dieci per non più di due volte nell’arco della settimana. E’ consentito, inoltre, un periodo massimo di guida settimanale di non più di 56 ore ed un massimo di 90 ore di guida in due settimane consecutive.
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