Trascorsa al di sopra delle aspettative la prima settimana della 30a edizione del Presepe nel Pozzo, con buona affluenza e amplissimo gradimento. Piace e convince la figura dell’“Angelo delle cose perdute” Raziel, sebbene si tratti di un angelo fin troppo terreno. Sono state ben accolte anche le scelte audaci di presentare Maria innamorata di un vicino di casa (che non era Giuseppe) e sottoposta alla “prova delle acque amare” per verificare se si fosse macchiata di adulterio. Consensi unanimi, infine, per la dolcissima figura del nuovo Bambinello semovente e per la colonna sonora dell’ultima scena, con la superba voce di Giuni Russo accompagnata dal coro delle Carmelitane Scalze di Milano.
L’allestimento resterà visitabile fino al 13 gennaio. Moltissimi i visitatori che in questi giorni hanno chiesto se sarà realizzata la 31a edizione dell’evento natalizio del Pozzo della Cava, con numerosissime richieste di proseguire. La decisione definitiva sarà presa, in ogni caso, dopo la fine del presepio 2018-2019. Ad agitare ancor più le acque, l’offerta fattaci in questi giorni da una notissima casa d’arte e da un collezionista privato, che vuole restare anonimo, per una mostra sul tema programmato per l’edizione 2019-2020, tanto che non accettare potrebbe diventare davvero difficile.
Infine, proprio in occasione di una visita al Presepe nel Pozzo dei responsabili di Narni Sotterranea, è stata stipulata con la gestione del Pozzo della Cava una convenzione per uno sconto reciproco sui biglietti di ingresso delle sue strutture e già in questi giorni sono arrivati i primi visitatori degli ipogei narnesi. Gli sconti reciproci del Pozzo della Cava, già attivi con il Pozzo di San Patrizio e con Orvieto Underground, escono così dai confini comunali per raggiungere gli altri ipogei umbri, in un’ottica di sistema per la promozione del sottosuolo regionale.