Commento di Dante Freddi soddisfatto
Il fatto condiviso e commentato da Monica Riccio è l’accordo tra Comune di Orvieto, proprietario della Palazzina comando della ex Piave, e la Provincia di Terni, responsabile degli edifici scolastici. La Palazzina sarà definitivamente sede del Liceo artistico. Comprendo la delusione di Riccio perché la sede naturale sembra essere quella vecchia del vecchio Istituto d’arte, ma mi rendo conto delle difficoltà per la Provincia di affittare quell’immobile proprietà della Curia diocesana, che, tra l’altro, deve anche essere ristrutturato. « Importante-scrive Riccio- è che il liceo non si senta e non venga percepito come precario.. ». Anche a me sembra l’aspetto rilevante, dato per scontato che quell’ambiente è particolarmente adatto a scuola. Il Liceo artistico rimarrà quindi nel centro storico, dove, come rilevano alcuni commentatori, si respira l’aria della storia e dell’arte.
L’assessore Vincenti nel suo post evidenzia anche un altro aspetto. Se la palazzina comando fosse stata venduta per fare cassa e salvare il bilancio, come prevedeva e auspicava l’Amministrazione di destra fino al 2014, oggi questo non sarebbe stato possibile. La Palazzina comando e la Piave potrebbero aver imboccato una via buona, quella della cultura, della scuola, dell’istruzione universitaria e post universitaria, a cui la città è vocata, come dimostra la vitalità del Centro Studi costruita su questi filone.
Monica Riccioha condiviso un post.
Non ritengo questa notizia una vittoria anche se devo dire mia figlia ci ha passato 5 anni e la palazzina comando è un ottimo posto per una scuola… la vittoria l’unica vittoria sarebbe stata riportare il liceo artistico nella sua sede storica… ma va bene pure così… importante è che il liceo non si senta e non venga percepito come precario…
Posta Andrea Vincenti
Da oggi è ufficiale che il Liceo Artistico di Orvieto avrà sede stabile presso l’ex palazzina comando della caserma Piave. L’accordo siglato tra il Comune di Orvieto e la Provincia di Terni mette fine ad una situazione di incertezza che si protraeva da 8 anni e più, affidando definitivamente ad un istituto così importante una sede altrettanto prestigiosa su cui iniziare a progettare il futuro. Ho l’onore di insegnare in quella scuola e sono contento per i miei colleghi, molti dei quali attendevano fiduciosi questa notizia, e soprattutto per i miei, i nostri, studenti.
A chi oggi si chiede, ancora, a che cosa sia servito far uscire il Comune in anticipo dal predissesto finanziario, rispondiamo con i fatti: nel 2014 la palazzina comando era in vendita. Non avremmo mai potuto siglare questo accordo se prima non avessimo risanato i conti del Comune, svincolando così l’immobile dalla destinazione prevista, che era appunto quella di fare cassa per ripianare i debiti.
Ora il lavoro proseguirà per altri immobili e plessi, ci auguriamo con risultati egualmente soddisfacenti.
La valorizzazione e la vitalità del centro storico passano anche per il mantenimento di scuole e servizi all’interno di esso e in questi quattro anni della nostra amministrazione, grazie all’impegno del Comune e di chi ci lavora, nessun ente è stato trasferito altrove.