Posta Leonardo Maria Riscaldati
Io boh… ‘sti giorni leggo commenti surreali. Veramente, gente che vive in un mondo che non conosce. Questo mi preoccupa, non la chiusura di un’attività. Quelle chiudono da sempre, perchè cambia il mercato. Una volta c’erano quelli che impagliavano le sedie, oggi perché sono spariti? Perché la domanda è cambiata. È la semplice fisiologia del mercato. Si imbastiscono discussioni “palloncino”, gonfie ma solo d’aria. È una cosa a tratti disarmante. Sostenere che il problema siano i parcheggi, quello è il vero dramma, l’aspetto centrale, che denota un gap culturale veramente importante da colmare. Ripeto, sono cambiate, anzi sono in continuo mutamento, le abitudini di acquisto delle persone, e se i processi di vendita non si armonizzano rispetto a questo molto semplicemente si rimane senza clienti. Si parla di tutto, meno di quello che servirebbe: ossia della necessità, vitale, di assumere un atteggiamento proattivo per intercettare un mercato in continuo mutamento. Tre pilastri per chi vuole stare sul mercato: nicchia, alta qualità e soprattutto web marketing, quello vero, quello competente. Da negozianti dobbiamo diventare imprenditori, quello è il tema. Altro che parcheggi.
Commento di Dante Freddi
Qualche tempo fa andava di moda il termine ridensificazione. Questa bruttura linguistica indicava l’azione che doveva essere compiuta per portare nuovi abitanti nel centro storico di Orvieto, ma varrebbe per tutti i centri storici del nostro Paese. La soluzione sarebbe dovuta essere quella di attivare facilitazioni per favorire l’insediamento nell’acrocoro di giovani coppie. Coppie fertili, aggiungerei io, per garantire che non ripiombino nel suburbio almeno per un paio di generazioni. Non si è realizzato nulla di serio e praticabile e il centro storico ha continuato a spopolarsi. L’analisi veloce di Riscaldati, che in altre sedi è stata anche molto più articolata, non fa una piega e còglie la sostanza della polemica sullo spopolamento dei centri storici. « Da negozianti dobbiamo diventare imprenditori, quello è il tema. Altro che parcheggi». Risaldati ha perfettamente ragione. Lo scrivo anche io da anni, circa una quarantina, quando il nemico del progresso era qualche centinaio di metri di isola pedonale. L’invito ai negozianti di diventare imprenditori, che ho più volte ribadito negli ultimi anni, ha offeso anche qualcuno, perché sono numerosi quelli che non hanno nulla da imparare. Ne è esempio il commento “palloncino” a Riscaldati di un commerciante, che, pur ammettendo che tutta la colpa della diminuzione di afflusso di gente dal suburbio e dal territorio non è imputabile alla diminuzione dei parcheggi in superficie, afferma deciso che è necessario « invertire la tendenza e ripopolare» . Pensiero strategico, che non mette in discussione i “negozianti” ma porta il problema tutto all’esterno e ne affida la soluzione a chi? come? con quali incentivi? dove, se almeno tre-quattrocento abitazioni sono case vacanza? Nessuno lo sa, ma affermare con sicumera « invertire la tendenza e ripopolare» per qualcuno è liberatorio.