ORVIETO – Un momento “intimo” come quello della commemorazione di un proprio caro che viene violato per sempre nel più becero dei modi. Questo è successo alla famiglia di Silvia Melone, figlia del maresciallo elicotterista dell’Esercito, Stefano Melone, venuto a mancare l’8 novembre 2001 a causa delle conseguenze portate dall’esposizione alle polveri di uranio impoverito avvenuta durante le missioni umanitarie e di pace all’estero.
Poco tempo prima che i ladri provassero ad entrare in casa, un post di Silvia e del fratello Davide annunciavano su Facebook l’appuntamento in chiesa rivolto a tutti coloro a cui avrebbe potuto far piacere ricordare il militare orvietano. Evidentemente tutto già premeditato, chi ha agito sapeva gli appuntamenti della famiglia. Intorno alle 17.50 mentre tutti stavano in chiesa, a disturbarli è stato l’allarme di casa, una villetta alle porte di Canale.
“E’ la terza volta che succede – racconta Silvia – il colpo era sicuramente premeditato visto che tutta la nostra famiglia si trovava a messa”. Sul posto, chiamati poi dai famigliari a cui nel frattempo era arrivato l’avviso di messa in funzione dell’allarme, polizia e carabinieri. Dai rilievi è stato appurato che i ladri, per entrare, hanno cercato di di forzare il portone d’ingresso.
“Quello che più sconvolge è che nessuno si sia accorto di nulla. Un allarme che suona è difficile da non sentire. Nemmeno la curiosità di aprire una finestra e vedere cosa sta accadendo fuori? E’ questa la cosa più sconcertante – aggiunge Silvia – oltre al fatto che in un minuto ti viene portato via tutto il tuo mondo”. Purtroppo il caso di Silvia non è l’unico. Nell’ultimo periodo sembra che la piaga dei furti, si sia di nuovo infettata. Diversi i colpi messi a segno che non sempre si sono tradotti in denunce da parte delle “vittime”. A Ciconia, solo qualche giorno fa, all’interno di un appartamento, sono stati trafugati due orologi rolex per il valore di 20mila euro. Il tutto mentre i proprietari dormivano. In molti, poi, non hanno mancato di segnalare visite sospette da parte di finti operatori dell’elettrcità o del gas, che, con la scusa della bolletta, entrano in casa e con abilità rubano tutto ciò che possono.
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