Sabato 24 novembre, alle 11.30, nell’atrio del Palazzo dei Sette, Riccardo Campino, il titolare della storica Libreria dei Sette in un incontro pubblico annuncerà la prossima chiusura definitiva dell’attività, prevista per il prossimo 24 dicembre, spiegando le ragioni che hanno portato a questa decisone.
Di seguito si riporta il comunicato stampa diramato dal titolare:
Tra 30 giorni, esattamente la sera del 24 dicembre, abbasserà i battenti la storica Libreria dei Sette di Orvieto, aperta nel lontano 1922 al civico 85 di Corso Cavour e quindi prossima al secolo di vita e da 24 anni gestita dai fratelli Campino, che l’hanno ampliata all’interno del Palazzo dei Sette, trasformandola in un vero e proprio polo di produzione culturale a favore del territorio e dei tanti visitatori che ne apprezzano l’offerta complessiva, fatta di circa 20.000 volumi e di una programmazione culturale ampia e variegata a favore di tutte le età. E’ così che il titolare Riccardo Campino annunci la chiusura definitiva della “sua” libreria dopo numerosi appelli e mobilitazioni per scongiurarla.
Centinaia gli scrittori che in questi decenni la libreria ha ospitato ad Orvieto, provenienti in molti casi da diverse parti del mondo; questo fermento culturale di alto profilo ha fatto si che la Libreria dei Sette ricevesse nel 2015 a Venezia l’ambito riconoscimento di miglior libreria italiana dell’anno Nonostante ciò, la crisi economica globale degli ultimi anni, unita allo sviluppo esponenziale del commercio online e alla digitalizzazione del libro hanno reso sempre più difficile tenere in ordine i conti aziendali, ma quello che ha inciso con maggior pesantezza sul bilancio della libreria è stata la sempre minor frequentazione del centro storico da parte della popolazione residente nel comprensorio, che trova difficoltà crescenti a raggiungere il cuore di Orvieto per divieti di transito e mancanza di parcheggi in prossimità delle attività economiche.
La Libreria dei Sette aveva fatto appello al Comune a partire dal marzo 2017, sottoponendo con chiarezza le motivazioni della crisi dell’attività e chiedendo in primis allo stesso Comune, proprietario dell’immobile, una riduzione del canone di fitto, che ammonta a circa 31.000 euro annui, richiesta non accolta. Nonostante ciò, il Sindaco si era detto più volte disponibile a trovare una soluzione alternativa per salvare la libreria, ma tutte le proposte avanzate dal gestore non hanno ad oggi, dopo oltre 600 giorni dall’ufficializzazione della crisi, trovato alcuna risposta. Da qui l’inevitabile decisione di licenziare tutto il personale e l’imminente chiusura definitiva della storica libreria.
“La libreria è un servizio destinato essenzialmente alla comunità, solo in seconda istanza ai turisti, se la comunità non c’è più, la libreria inevitabilmente chiude. Ne è la prova il fatto che a soffrire in maniera crescente negli ultimi anni sono tutti i presidi culturali di Orvieto destinati alla popolazione residente: dalla biblioteca, al teatro, al cinema”.