Commento di Dante Freddi
In questi giorni la discussione su Fb, nei talk, sui giornali, è impegnata a trattare , tra le altre cose più serie, del protuberante presenzialismo di Salvini. Ieri è arrivato al massimo, ed è salito sulla ruspa per sbaraccare la prima pietra in una villa dei Casamonica. Un tempo i leader mettevano la prima pietra, lui la toglie. L’argomento è delicato, perché coinvolge un aspetto della sostanza su cui il leghista sta costruendo la sua fortuna: la sicurezza, la lotta ai clandestini, agli immigrati, ai rom. In un Paese dove l’abusivismo massacra ambiente e paesaggio, dove i cittadini italiani a Ischia pagheranno la ricostruzione di case abusive crollate con il terremoto, questa dei Casaminica è troppo ghiotta, servita su un vassoio prezioso. Allora ecco Salvini, il più colorito, uno smarrito Conte, la sindaca di Roma in cerca di qualcosa da raccontare, Zingaretti in campagna per le primarie del PD. Ma all’apparizione sulla ruspa non corrisponde la sostanza e allora l’ex sindaco Rutelli racconta le sue demolizioni, tanto per ridare il giusto valore alle sceneggiate sui Casamonica, che se non fosse per quel cazzotto a un giornalista ancora imprerebbero. Il dovere, come la carità, non comportano la necessità di postarlo su FB, magari selfando con il povero originale.
Posta Paolo Borrello Due condividendo un post di Enzo Puro
IL SINDACO CON IL MOTORINO, FRANCESCO RUTELLI, RACCONTA LE TANTISSIME DEMOLIZIONI EFFETTUATE DURANTE IL SUO MANDATO.
MA DAVVERO VOGLIAMO DARE CREDITO AL FATTO CHE IN QUESTA CITTA’ PRIMA DELLA RAGGI NESSUNO AVEVA FATTO NULLA?
SEMMAI E’ VERO IL CONTRARIO. SOLO CHE NOI NON CI FACEVAMO I SELFIE.
“Prendiamo i dati dei primi quattro anni della mia Amministrazione (dicembre ’93-’97): la prima demolizione di manufatti abusivi fu realizzata una settimana dopo la mia elezione (il 13 dicembre ’93, abbattendo costruzioni abusive sulla Casilina in un’area destinata a verde pubblico e con vincolo di protezione delle falde idriche).
Solo in quei 4 anni noi realizzammo oltre 300 interventi di demolizioni. Il 20%, abusi di grandi dimensioni (Parco di Veio Capannelle, Selvotta, Infernetto, etc); il 20% baracche, tettoie, capannoni eliminati per dare spazio al verde (es. il Parco Labicano); ben il 60% interventi tempestivi di demolizione, quando gli abusi erano allo stato iniziale (fondazioni, o opere non ancora coperte dal tetto).
Parliamo di centinaia di migliaia di metri cubi cancellati. All’epoca, le famiglie di delinquenti di cui si parla molto oggi (con le loro statue di leopardi e troni dorati) non erano ‘cresciute’ per statura criminale e controllo del territorio, mentre si arricchivano con l’abusivismo altri gruppi malavitosi”.
I nemici dell’abusivismo sono la legalità e la buona, ordinaria amministrazione. Ma gli amici sono i condoni. Attenti, dunque, ai segnali che si stanno dando in questi giorni.
E attenti al grafico realizzato dall’Osservatorio sull’abusivismo della mia Amministrazione. Nel triennio marzo ’94- marzo ’97, gli abusi triplicano dall’annuncio alla decretazione del condono ’94 (governo Forza Italia-Lega-AN). E noi intensificammo le demolizioni!.
La destra capitolina difendeva gli abusivi. Senza contare che durante le demolizioni degli anni ’90 “non avevamo il pieno sostegno dei media. Quando demolimmo una piscina abusiva nel parco dell’Appia, fui minacciato, e furono addirittura pubblicate inserzioni a pagamento sulla stampa contro me e la mia Giunta.
Addirittura, quando demolimmo un gruppo di grandi ville dentro il parco di Veio, vennero le telecamere della RAI. Ma per difendere gli abusivi (in diretta con una trasmissione di Michele Santoro), appoggiati da esponenti dell’opposizione della destra capitolina”.
rainews.it
Rutelli: bene la demolizione, ma io feci la prima nel 1993