di Dante Freddi
“Le disubbidienti del san Zaccaria” è l’ultimo romanzo di Laura Calderini, in libreria da qualche giorno. Nel racconto di Laura, che si snoda lungo quattro secoli, c’è la storia di donne che tentarono di affermare il loro diritto di scegliere la vita da vivere contro le regole della società, dei costumi, delle regole, pur dovendo subire per secoli, ciascuna a modo suo, le imposizioni provenienti da scelte di altri. È quasi un romanzo storico sulla vita claustrale dal Seicento al Novecento, quasi un romanzo d’amore, quasi un romanzo d’impegno sociale, quasi un giallo: è insomma un romanzo scritto con la sapienza di chi sa comporre una storia, dosare i tempi, scegliere gli argomenti, costruire i personaggi, farli vivere nella nostra mente con pennellate felici che ne evocano i contorni fisici e interiori.
Le pagine scorrono veloci e tengono il lettore stretto sul racconto, piacevolmente preso dai colpi di scena e dall’aspettativa che il quadro che si va costruendo finalmente si squarci nella sua totalità. Il motivo che fa prendere in mano “Le disubbidienti del san Zaccaria” a chi conosce Laura Calderini è certo la curiosità di sapere cosa esce dalla “testa” di una cara amica o conoscente e ne trarrà certamente soddisfazione, perché gli è stata regalata da lei qualche ora piacevole. Chi non conosce Laura segua il consiglio di chi lo ha letto e non ha tempo da perdere, mentre sulla sua scrivania stanno ad attenderlo ammiccanti proposte per divertirsi, conoscere, pensare, essere meno ignorante. Passate la parola: « Quel romanzo di Laura Calderini, “Le disubbidienti di san Zaccaria”, edito da LuoghiInteriori, che si può trovare alla Libreria dei Sette a Orvieto o sul sito dell’editore, va letto e regalato» .