ORVIETO – È rientrato ad Orvieto il materiale archeologico prestato dal MiBAC (Polo museale dell’Umbria e Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio) al Musée national d’histoire et d’art di Lussemburgo in occasione della mostra “Le lieu céleste. Les Etrusques et leurs dieux. Le sanctuaire fédéral d’Orvieto ” (Il luogo celeste. Gli Etruschi e i loro dei. Il santuario federale di Orvieto) che, per la prima volta, ha esibito al pubblico circa 1300 pezzi provenienti dal sito di Campo della Fiera.
La Mostra è stata curata da Simonetta Stopponi, già professore ordinario di Etruscologia e Antichità italiche dell’Università di Perugia e direttrice degli scavi di Campo della Fiera, ed ha ricevuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e del Granduca di Lussemburgo, nonché il patrocinio del Comune di Orvieto. L’esposizione è stata realizzata grazie al sostegno finanziario della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto e al contributo di Generali Assicurazioni e della Cassa di Risparmio di Orvieto ed ha avuto, nel corso dei sei mesi in cui è rimasta aperta (da marzo ad agosto 2018), oltre 20.000 visitatori consentendo una maggiore conoscenza a livello europeo dell’antico “Fanum Voltumnae”, il santuario federale dedicato al dio Veltune (Voltumna o Vertumnus per i Romani), dove, come riferito dallo storico romano Tito Livio, si riunivano i rappresentanti delle dodici maggiori città etrusche per assumere importanti decisioni collegiali.
Grazie all’impegno della direttrice Luana Cenciaioli e agli accordi intercorsi con la Soprintendenza ABAP dell’Umbria, una selezione dei reperti sarà adesso esposta al Museo archeologico nazionale di Orvieto insieme ad altri della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio dell’Umbria, in vista di una grande mostra che sarà inaugurata ad Orvieto il prossimo anno, curata dalla Prof.ssa Stopponi per il Comune di Orvieto, che caldeggia grandemente l’iniziativa.