ORVIETO – Sgominata dai carabinieri la banda ritenuta responsabile della serie di furti e rapine in abitazioni ai danni di anziani compiuti in svariate province di Italia. Tra le località “colpite” c’è anche Orvieto. L’operazione denominata “GO AWAY” è stata portata avanti in diverse località della provincia di Roma dai militari della stazione di Numana.
L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Ancona e giunta a conclusione dopo circa cinque mesi di indagini, ha consentito di individuare e quindi rendere inoffensivi più appartenenti ad uno stesso sodalizio criminale radicato nella provincia di Roma e dedito principalmente all’attività predatoria in tutto il centro-nord Italia, raggiunto normalmente attraverso la principale rete viaria.
Alle prime luci dell’alba di ieri in carcere sono finiti due uomini di 38 e 20 anni e una 20enne, residenti in provincia di Roma, con le accuse di associazione a delinquere finalizzata a furti e rapina su ordine del gip del tribunale di Ancona Antonella Marrone, su richiesta dal pm Rosario Lioniello, mentre la quarta, una diciannovenne, è stata denunciata per gli stessi reati. Le vittime prese di mira dalla banda erano principalmente anziani ai quali si presentavano fingendosi professionisti o tecnici, riuscendo così a derubarli mentre si trovavano in casa.
Nel periodo gennaio-maggio 2018, il gruppo criminale ha commesso almeno 21 episodi nelle province di Ancona, Pesaro-Urbino, Terni, L’Aquila, Ravenna, Rimini, Firenze, Pisa, Treviso, Gorizia e Udine, con lo stesso “modus operandi”, e cioè le donne avvicinavano la vittima inscenando la “favoletta”, mentre i sodali asportavano denaro contante, monili in oro, orologi di ingente valore, per un danno complessivo stimato in 95.000 euro circa.
Il cerchio intorno a loro si è cominciato a stringere dopo la rapina del 29 marzo scorso a casa di un’anziana a Sirolo (Ancona).
Incrociando tabulati telefonici delle zona e i tragitti delle auto noleggiate a Roma, che i componenti della gang utilizzavano per spostarsi nel Centro Nord Italia, i militari hanno scoperto che medesimi numeri di telefono agganciavano celle telefoniche di luoghi dove si erano verificati furti compiuti quasi sempre con le stesse modalità. Dal 10 gennaio scorso (quattro furti in un giorno tra Senigallia e Marotta), la banda sarebbe entrata in azione ad Orvieto, Arezzo, Pratola Peligna, Sulmona, Faenza, Ancona, Riccione, Empoli, Savogna d’Isonzo, Udine e Treviso.