ORVIETO – Si è conclusa la visita pastorale di monsignor Benedetto Tuzia all’Unità Pastorale di San Pancrazio (parrocchie di Castel Giorgio, Castel Viscardo. Viceno-Benano e Monterubiaglio): otto giorni (dal 14 al 21 ottobre) di intensi incontri, confronti, dibattiti e approfondimenti. Il vescovo ha potuto conoscere tutte le realtà presenti e operanti nel territorio, dai consigli pastorali a quelli degli affari economici, gli operatori (catechistici, lettori, cantori, chi tiene pulite le chiese…) le confraternite, le case di riposo e il mondo produttivo del lavoro, le associazioni del territorio e le amministrazioni comunali.
Da tutti gli incontri e iniziative è emersa la volontà dello stare insieme e del partecipare. Da ricordare, la serata intitola il “Grande Spettacolo”, dove tutte le bande, i cori e i gruppi teatrali o folcloristici della nostra Unità Pastorale, oltre a dimostrare la propria bravura artistica, hanno messo in evidenza il rapporto di fraternità del nostro territorio dell’Alfina, in cui musicisti cantanti e attori si sono più volte scambiati i ruoli con l’unico scopo di aiutarsi vicendevolmente, prendendo ad esempio le parole portate dallo stesso vescovo Tuzia, lo scambio reciproco, l’essere cosa comune dell’Unità, sostenersi a vicenda, gli uni con gli altri, soprattutto nei momenti di difficoltà.
Con queste intenzioni assume ancora maggiore vigore la scelta del nuovo logo dell’Unità che vede la sua centralità nelle parrocchie: due braccia le racchiudono in cerchio a simboleggiare l’Unità pastorale che, a sua volta, è circondato dal territorio della Diocesi Orvieto Todi. Alla destra, appare un sole che sorge, ovvero l’ideale del “Crescere insieme”, dell’essere parrocchie unite che compongono una Unità Pastorale, un piccolo tassello di quel grande quadro che è la nostra diocesi.
La visita pastorale è stata una festa di comunità in cui sono stati ritrovati dei tesori nascosti ovvero ricchezza umana, lavorativa, artistica e di fede, con alcune riflessioni dettate dalla visite ai malati o al mondo del lavoro, piccole ricchezze di un territorio che si manifesta ancora vivo nella sua religiosità e tradizioni, dimostrando ancora l’ideale incomparabile dell’esserci l’uno per gli altri.
La visita si è conclusa domenica 21 con una messa di ringraziamento all’Alfina, in Località Case Rosse presso la piccola chiesa della Madonna di Loreto, un luogo, non a caso, al centro di tutta l’Unità Pastorale, un insieme di persone che, ancora di più dopo la visita del suo pastore, intende continuare a percorrere un cammino di comunione e unione