“Non si vede più nessuno piangere il secondo giorno dopo il terremoto. La fine di quello che c’era è una cosa accaduta in un tempo già lontano. È cominciata un’altra cosa. Non si sa ancora che cosa sarà”. (Gianni Rodari)
Poche parole per ricordare quel 30 ottobre di 2 anni fa, le parole di un grande scrittore e poeta come Gianni Rodari. Ho voluto aprire così queste mie poche riflessioni. Giorni difficili, vedere distrutto tutto ciò che si aveva, scoprire la precarietà delle nostre vite, poi il senso di vuoto, la ricerca delle persone amate, il dolore delle vite spezzate.
Poi quelle facce di uomini e donne con le tute gialle arrivati in soccorso, un primo ricovero, le tende blu, un pasto caldo dopo ore al freddo, le altre forze del sistema di protezione civile. Un incoraggiamento, un sorriso, un primo gioco con i bambini e le bambine, una abbraccio agli anziani, le prime cure mediche. Non siete e non sarete soli ad affrontare le grandi e piccole difficoltà davanti al dramma.
Questi i valori, queste le cose che sono essenziali in questi momenti così duri. Questi sono i volontari e le volontarie della protezione civile. A questi uomini e donne un grazie per quello che fanno. I primi ad arrivare… gli ultimi ad andare via.
Giuliano Santelli Presidente della Consulta Regionale del Volontariato di Protezione Civile Umbra.