di Valentino Saccà
Luca Coscioni è una figura di grande importanza per la città di Orvieto, per le battaglie etiche che ha sempre sostenuto fino alla sua prematura dipartita e questo è stato ampiamente ricordato dai relatori durante la conferenza stampa presso il Comune di Orvieto, tenutasi nella tarda mattinata di venerdì 31 agosto.
“Luca è stato un uomo che tanto si è speso per la nostra città – ha ricordato la vice sindaco Cristina Croce – una figura che deve essere presa a esempio dai giovani. Luca non si è mai arreso davanti a nessun tipo di difficoltà e questo dovrebbero fare le nuove generazioni. Quindi mi pare più che giusto che il nostro Istituto Professionale abbia il suo nome”.
“Oggi al mio ultimo giorno come dirigente scolastica all’istituto di Orvieto – è intervenuta Gabriella Struzzi – sono felice di essere qui presente per la titolazione del Professionale Alberghiero e Manutentivo a Luca Coscioni. Quello di Luca è un nome significativo per il nostro Istituto e questo è stato possibile grazie al consenso ottenuto dall’Amministrazione Comunale. Luca va preso a modello come uomo che ha impresso una spinta etica molto forte e i nostri studenti hanno bisogno di modelli solidi e virtuosi come Coscioni”.
“Luca oggi è come un seme caduto in un terreno fertile – ha sottolineato Mina Welby, copresidente dell’Associazione Luca Coscioni. Il dovere di essere a pieno cittadino italiano come si evince dall’articolo 4 della Costituzione Luca lo ha fatto proprio fino alla fine proseguendo su questa linea nonostante le grandi sofferenze e difficoltà che la vita gli ha fatto incontrare.
Auguro a tutti coloro che frequenteranno l’Istituto Professionale di Orvieto, sia come studenti che come docenti, lunga vita e che Luca sia energia positiva per tutti e per la città stessa”.
“L’idea della titolazione del Professionale è nata all’interno del Consiglio di Istituto – ha ribadito Marco Grazioso, vicepresidente del Consiglio d’Istituto – intorno all’esigenza di trovare un’identità forte al plesso scolastico in questione. Cercando un nome importante di comune accordo siamo giunti a quello di Luca Coscioni”. “Mi aggiungo ai ringraziamenti – ha concluso Andrea Vincenti, assessore al Patrimonio – in doppia veste di assessore e docente dell’istituto. Conservo ancora un vivo ricordo di Luca che ho avuto modo di conoscere e quindi ben venga che per i giovani ci siano modelli così virtuosi da poter seguire in tempi in cui tali esempi sono sempre più scarsi”.
La professoressa Struzzi ha inoltre ricordato che si terrà nei prossimi mesi una festa per la celebrazione dell’anno scolastico 2018-2019, legata alla titolazione del Professionale dedicata a Luca. La professoressa Emanuela Leonardi (C.D.A. TeMa) ha invece parlato di una proposta di alternanza scuola-lavoro tra i ragazzi e l’associazione Luca Coscioni.
Non è passata però inosservata ai più attenti l’assenza della moglie di Luca Coscioni, Maria Antonietta Farina che ha appreso dell’iniziativa solo a mezzo stampa. “Con amara contentezza apprendo a mezzo stampa dell’iniziativa di intitolare l’Istituto professionale alberghiero di Orvieto a mio marito Luca Coscioni – spiega – Con Luca ho condiviso il faticoso e doloroso percorso umano, civile e politico; la felicità dell’incontro con Marco Pannella e l’impegno politico con il Partito radicale. Il prezzo più grande che Luca ha pagato è stato quello dell’ostracismo nei confronti della sua identità, di quello che lui era e di quello in cui lui credeva. Questa “dimenticanza” si inserisce in questo solco”.