Il pronto soccorso di Città della Pieve, chiuso nel marzo 2017, non sarà riaperto. A deciderne le sorti è la Terza sezione del Consiglio di Stato che mercoledì, dopo la camera di consiglio che si è tenuta a fine luglio, ha pubblicato la sentenza con cui si accoglie il ricorso di Regione e Asl Umbria 1.
Come noto, queste ultime si erano opposte alla decisione del Tar dell’Umbria che, nel febbraio scorso, aveva accolto il ricorso del Comune di Montegabbione disponendo la riapertura del pronto soccorso di Città della Pieve.
“Le sentenze possono essere criticate, commentate ma devono essere rispettate ed eseguite, come disposto dalla Terza Sezione del Consiglio di Stato in sede giurisdizionale in merito alla eventuale riapertura del Pronto Soccorso di Città della Pieve” interviene il Partito Democratico Unione Comunale Città della Pieve che chiede alla Regione dell’Umbria la ripresa immediata dei lavori di ristrutturazione e completamento della Casa della Salute di Città della Pieve e la realizzazione di tutto quanto previsto e promesso (Riabilitazione ortopedica, Risonanza magnetica, potenziamento degli ambulatori territoriali).
“Si dovrà riprendere il cronoprogramma dei lavori e recuperare quanto possibile il tempo di fermo delle attività interrotte in attesa della conclusione della vicenda giudiziaria – aggiunge il partito – Il nostro territorio non potrà ancora essere ingiustamente penalizzato nella fruizione dei principali servizi sanitari, anche in considerazione della nota inadeguatezza delle infrastrutture viarie. Intervenire subito su viabilità e sanità è una priorità non più rimandabile se si vogliono fornire risposte concrete ad un’area che per troppo tempo è rimasta inascoltata”.