Un detenuto di nazionalità moldava, di 30 anni, è stato trovato morto nel suo letto. Ne ha dato notizia Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, il Sappe. “Questa mattina (venerdì 14 settembre, ndr) nel carcere di Terni i colleghi hanno trovato morto nel suo letto un detenuto comune, di nazionalità moldava e di 30 anni, ristretto per furto. La situazione nelle carceri resta allarmante: altro che emergenza superata.
Dal punto di vista sanitario è semplicemente terrificante: secondo recenti studi di settore è stato accertato che almeno una patologia è presente nel 60-80 per cento dei detenuti. Questo significa che almeno due detenuti su tre sono malati. Tra le malattie più frequenti quelle infettive, che interessano il 48 per cento dei presenti. A seguire i disturbi psichiatrici, le malattie osteoarticolari, quelle cardiovascolari, problemi metabolici e dermatologici”.
Capece torna poi sull’altro evento critico avvenuto nei giorni scorsi a Orvieto “dove invece un detenuto italiano semilibero che lavora presso un noto ristorante di Orvieto non è rientrato all’orario prestabilito in carcere. I carabinieri della compagnia di Orvieto, allertati prontamente dalla Polizia Penitenziaria hanno iniziato le ricerche e hanno trovato il detenuto all’interno del ristorante, addormentato e in stato confusionale. Lo stesso ha poi confessato di aver usato sostanze stupefacenti e di essersi addormentato.
Ha quindi consegnato contestualmente e volontariamente la sostanza ai carabinieri che, dopo i dovuti e necessari accertamenti e la scoperta di altra sostanza, lo hanno riaccompagnato al penitenziario cittadino. Il carcere di Orvieto e lo staff dirigenziale ancora all’attenzione della cronaca, per l’individuazione dei beneficiari di importanti misure alternative come la semilibertà e come i permessi premio dai quali sono scaturite ben 6 evasioni nell’ultimo anno e per ultimo questo increscioso episodio che ha lasciato sgomenti i cittadini di Orvieto”.