Una proposta legata alla mobilità dolce che vede i pentastellati molto attivi e che dichiarano essere a costo contenuto se non addirittura a costo zero con un grande ritorno in termini di impronta ecologica ed effetto leva. In particolare quando si parla della mobilità ciclabile , nel nostro territorio e soprattutto nelle frazioni molto utilizzata, una delle cose che si osserva è la scarsità delle rastrelliere per il parcheggio in sicurezza delle bici, e nei pochi stalli dove sono presenti non sono adeguate alle biciclette a pedalata assistita, che in molti modelli hanno le ruote più grandi.
Quindi per rinnovare il parco rastrelliere e metterle dove mancano dal Movimento arriva la proposta di “Adotta una rastrelliera”, che prevede la sponsorizzazione e la partecipazione da parte dei privati in cambio di un ritorno pubblicitario in assenza di pagamento occupazione del suolo pubblico e tassazione specifica. Al tempo stesso utilizzando la leva fiscale ed abbattendo i costi contemporaneamente partecipando ad un meritorio sostegno della mobilità ciclabile. Di questo si discuterà nel prossimo Consiglio comunale grazie ad una mozione M5S a prima firma Lucia Vergaglia.
«La mobilità dolce in sicurezza è un valore aggiunto, senza dubbio, e per renderla possibile occorrono anche gli stalli bici e le relative rastrelliere. E’ disincentivante proporre zone ciclopedonali se poi non si può parcheggiare con la tranquillità di poter fissare le bici ad un lucchetto di una rastrelliera e questa cosa è stata fatta notare spesso, ma senza esito.
Dal nostro punto di vista la partecipazione dei privati che vorranno e degli enti che intendono fare promozione ad Orvieto è un primo passo per avvicinare i servizi cittadini a quelli richiesti per entrare a pieno titolo tra le aree facenti parte delle ciclovie europee. Le ciclovie hanno un valore aggiunto stimato in altre regioni molto rilevante, si è parlato ad Orvieto, da parte degli stessi consulenti di Germani e si pensi che per la regione Trentino valgono 100 milioni l’anno solo di cicloturismo. Un numero che può germogliare in condizioni ben più favorevoli delle nostre ma che rappresenta una domanda interessante per territori a vocazione turistica in grado di cogliere le opportunità di aprirsi anche a nuovi mercati. Chiarito questo comprenderete che oltre alla significativa richiesta cittadina di stalli e rastrelliere bici occorre anche essettuarne la dislocazione in aree e per motivi di sviluppo economico.
Ma per farlo senza investire i denari della amministrazione occorre aprirsi ai privati, far “adottare” le aree di stallo per chi vuole esporre una propria sponsorizzazione di lungo periodo, od anche la promozione di enti e marchi commerciali in via temporanea.
Per questo abbiamo depositato la proposta “adotta una rastrelliera” in modo che possa essere discussa pubblicamente, e sottoposta alla valutazione nel Consiglio comunale in mancanza della sede forse più propria del Qsv, previsto per legge ma sospeso “sine die” dalla attuale Amministrazione. In quel tavolo avrebbero potuto sedere i promotori del turismo e della mobilità ciclistica che invece non possono avere spazi di audizione in Consiglio.
Tuttavia non possiamo attendere oltre, la mobilità ha valore e va affrontata.» Lucia Vergaglia, capogruppo Movimento 5 Stelle, Consiglio comunale della città di Orvieto.