ORVIETO – Il vino di Orvieto soffre la crisi, il mercato non lo richiede più. O perlomeno non come prima. Nonostante ciò anche quest’anno andranno in produzione 229 ettari di Orvieto Doc, molto del quale rimarrà in giacenza nelle cantine. Partendo da questo quadro per nulla rassicurante, il Consiglio di Amministrazione e l’Assemblea dei Soci del Consorzio Tutela Vini Orvieto hanno deliberato di inoltrare alle Regioni Umbria e Lazio la richiesta per il blocco dei nuovi impianti per la Doc Orvieto e Orvieto Classico più precisamente “L’esclusione temporanea della possibilità di iscrizione dei vigneti allo schedario ai fini dell’idoneità alla rivendicazione della Denominazione di Origine Controllata”.
“Una decisone indispensabile” è stato evidenziato dagli organi di rappresentanza del Consorzio Tutela Vini Orvieto che hanno scelto di ricorrere a quanto previsto dalle Leggi in materia vigenti. “La decisione proposta dal Cda e poi confermata all’unanimità dall’Assemblea – fa sapere in una nota il Consorzio di Tutela dei vini di Orvieto – rientra in una politica di salvaguardia della Doc Orvieto che il Consorzio ha perseguito negli ultimi anni, volta a equilibrare la produzione con la richiesta di mercato”.
Sono infatti diversi anni che il Consorzio richiede alle Regioni Umbria e Lazio l’abbassamento della resa di uva per ettaro. Malgrado ciò andranno in produzione 229 ettari di Orvieto Doc, creando un ulteriore aumento di offerta sul mercato.
“Riteniamo – aggiungono i rappresentanti del Cda – che il Consorzio del Vino, soprattutto in momenti particolari di Tutte le denominazioni Storiche Italiane come quello attuale, deve farsi promotore di azioni lungimiranti che salvaguardino la qualità e l’ immagine dell’ Orvieto Doc. La richiesta del Vino di Orvieto da parte del mercato è purtroppo in diminuzione.
Dobbiamo essere tutti coinvolti in un percorso virtuoso evitando con determinazione quanto avvenuto in Umbria e in altri territori Italiani dove i vigneti sono allo sbando e, cosa ancor più triste, si praticano trasferimenti dei diritti di impianti verso altre Regioni. Pertanto, il nostro obiettivo è uno ed uno soltanto: equilibrare la domanda e l’offerta in modo da non scendere sotto quel limite minimo di dignità economica e di immagine che i viticoltori dell’Orvieto, attraverso grandi sacrifici sono riusciti ad ottenere”. Il Consorzio Tutela Vini ha quindi annunciato azioni importanti per uscire, quanto prima, da questa profonda crisi che attanaglia il mercato.