“Il Sig. Santelli si limiti a ringraziare la Marini senza permettersi di sindacare sulle scelte fatte dall’Opposizione in materia di bilancio. Un assestamento di bilancio, quello di ieri, che è la chiara rappresentazione del fallimento politico di Germani e della sua maggioranza. Il Sig. Santelli svolga il suo lavoro all’interno dell’Ente astenendosi dal fare continuamente propaganda politica e rispettando quei principi di correttezza, buona fede, imparzialità che il codice di comportamento dei dipendenti pubblici impone”.
Con queste parole i gruppi Forza Italia – Identità e Territorio – Gruppo Misto avevano commentato la nota del presidente della Consulta del Volontariato di Protezione Civile Regionale Giuliano Santelli
Ora, ad aggiungersi al “coro”, anche la rappresentante in Comune del M5S Lucia Vergaglia.
“Da parte del Movimento – affermano – non vi è stata alcuna logica puntitiva per la funzione associata di protezione civile. La bocciatura riguardava un atto definito di “salvaguardia” che ha acceso nuovi mutui ed indebitato ulteriormente i cittadini. Quella dell’indebitamento e dell’esposizione bancaria è notoriamente una battaglia che fa solo il M5S.
La missione 11 del bilancio del nostro Ente, e cioè il ‘soccorso civile’ con i suoi due programmi 1101 ed 1102, è solo una parte dell’impianto della programmazione e del controllo di gestione che l’Amministrazione Germani propone in Consiglio comunale a maggioranza ed opposizioni. Tale proposta è assoggettata a norme specifiche che vogliono una istruttoria articolata per le modifiche e gli interventi ottenendo dagli uffici la certificazione di regolarità contabile e tecnica e vanno consegnati con anticipo rispetto al Consiglio.
Gli uffici necessitano del tempo per analizzare e redigere tali documentazioni a loro volta facendo opportune verifiche. Ancora una volta la documentazione integrale con la nota dei revisori dei conti si è formata nella sua interezza la mattina stessa del Consiglio rendendo di fatto impossibile apportare correttivi specifici rispettando i regolamenti. Restano in questi casi ai consiglieri poche strade tra cui presentare emendamenti non corredati di tutte le informazioni, proporre iniziative politiche che si chiamano risoluzioni che servono ad ‘invitare’ l’amministrazione ad ottemperare a quanto scritto in bilancio ma in un modo specifico oppure nel nostro caso di aumento dell’indebitamento si va per la bocciatura. In questo caso anche le cose non negative contenute nell’atto non vengono approvate come conseguenza del fatto che i nuovi debiti sono stati presentati assieme ad iniziative corrette od anche ad iniziative di facciata ma praticamente fuori tempo massimo per fare in modo compiuto interventi specifici e partecipati. Questo il motivo “tecnico” principale della bocciatura come ha spiegato bene Lucia Vergaglia anche in aula.
Qui di seguito il suo commento.
«Capisco bene la risposta di chi come Santelli opera in campo. Non di rado quelli seduti comodamente nelle sale comunali sembrano non capire le esigenze e le contingenze di chi lavora spesso in situazioni estreme però voglio rassicurarlo sul fatto che non è così e che ai volontari ed al personale impegnato nel soccorso civile e nelle attività di prevenzione va tutto il mio sostengo e rispetto, e non ho mancato di avere esperienze di volontariato, anche se nel settore sanitario, a mia volta quindi capisco bene la sensazione che deve aver provato per cui non è solo per dovere ed etica che rispondo, ma per vicinanza.
E’ successo che, in linea con la mia parte politica, scelto di bocciare un atto generale, che comprendeva nuovi gravi debiti e contraddiceva la nostra posizione. Un atto definito “salvaguardia” che invece aumenta invece l’indebitamento, in un comune già gravemente sovra esposto. Per cui a Santelli ed ai volontari confermo che i singoli contenuti i quali, come è ovvio, vanno nel brogliaccio generale del bilancio ognuno nel proprio capitolo, ad averci fatto saltare sulla sedia ma l’impianto della parte dedicata al costo annuale in interessi, oltre alla vistosa assenza di quella che si chiama programmazione comunitaria. Avremmo potuto portare dei correttivi invece che bocciare l’impianto del Bilancio? Ecco questo è il punto su cui a Santelli ed agli altri che potrebbero avere dei dubbi vanno dati doverosi chiarimenti. Il quadro è semplice: data la consueta scappatoia che segue l’amministrazione di andare quasi praticamente tempo massimo nel presentare le carte, sfiorando o superando i limiti di legge, ogni correttivo era una quella che noi avvocati chiamiamo una “probatio diabolica”, una prova non possibile, riuscire ad emendare e modificare lo schema della delibera agendo su decine di punti specifici avendo davvero tutti i dati a disposizione.
Non con questa amministrazione che riduce gli spazi di confronto va così, con le carte dei revisori che arrivano la mattina del Consiglio mentre l’istruttoria per modificare i bilanci da parte dei consiglieri deve invece avvenire da giorni prima. Ripeto la relazione dei revisori è stata depositata poche ore prima del Consiglio. Potevamo fare degli emendamenti privi di tale informativa proprio suill’indebitamento bancario? Noi diciamo di no. Auspico quindi che i dirigenti ed i funzionari possano avere in futuro una diversa Giunta che anticipi per tempo le carte, che possano rendere davvero partecipativo il bilancio e così fare al meglio e più compitamente gli interessi di territorio, cittadini e dello stesso ente comunale.
Onorerò naturalmente la richiesta della protezione civile mettendomi a disposizione per rispondere alle loro domande più specifiche, come è mio dovere nei confronti degli altri organi pubblici e dei cittadini, come sempre in spirito di leale collaborazione. Pertanto ho già inviato a Santelli una lettera in cui gli confermo tale disponibilità e per trasparenza ho voluto pubblicamente confermare l’impianto delle scelte del M5S Orvieto, denunciare la problematica alla base della bocciatura generale del documento predisposto da Sindaco e Giunta e, come mia abitudine, indicarne i correttivi e le alternative. Spero quindi in un prossimo incontro costruttivo dove si parli delle questioni concrete ed immediate, così come delle prospettive a medio e lungo periodo. A mio avviso infatti c’è ancora tanto da fare e più di qualcosa da cambiare».