ORVIETO – Era in permesso e sarebbe dovuto rientrare nel carcere di via Roma ma ha fatto perdere le sue tracce. “Tecnicamente si tratta di evasione, e questo non può che avere per lui gravi ripercussioni se non si costituisce al più presto”, spiega Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe.
Questa è la sesta evasione nell’ultimo anno dal carcere di Orvieto (l‘ultima a giugno scorso). Si tratta di un altro detenuto rumeno di 43 anni, ristretto per innumerevoli furti e ricettazione, con fine pena 2023. Era in permesso premio di 8 giorni concessogli dal Magistrato di Sorveglianza.
Il detenuto avrebbe dovuto trascorrere le “ferie” di ferragosto dalla sorella residente a Napoli e avrebbe dovuto far rientro il 18 agosto al carcere orvietano. Indiscrezioni non ancora confermate, racconterebbero di un’evasione pressoché’ annunciata, visti i rapporti con il rumeno evaso 2 mesi fa e vista la richiesta (accolta dalla Direzione di Orvieto in occasione dell’uscita del detenuto per il permesso) di prelevare tutti propri soldi depositati sul conto corrente e molti dei propri oggetti personali depositati presso il magazzino detenuti. Incredibile come nell’ultimo anno, i permessi concessi dal Magistrato di Sorveglianza ai detenuti di Orvieto abbiamo portato a SEI evasioni, con buona pace del lavoro delle forze dell’ordine impegnate quotidianamente nell’assicurare malviventi alla giustizia”, aggiunge Capece.