La questione ‘Libreria dei Sette’ ha preso una piega francamente inaspettata e per quanto ci riguarda, al momento, non condivisibile. Abbiamo scelto di non aderire alla richiesta di audizione della Conferenza Capigruppo da parte del gestore della libreria seguendo la linea adottata in occasione di altre richieste pervenute da soggetti privati.
Vogliamo però far presente che gli ultimatum contenuti nella richiesta di audizione insieme alle minacce di licenziamento dei dipendenti – in caso di mancata approvazione dell’atto da parte del CC – sono totalmente fuori luogo. Non entriamo nel merito del progetto ‘caffè letterario’, di cui peraltro non risulta presentata ancora nemmeno una bozza ma riteniamo necessario intervenire sulle modalità e la procedura che l’Amministrazione Comunale ha adottato.
Tutta la querelle si fonda su una semplice ‘Domanda di ampliamento della licenza commerciale del locale libreria sito in corso Cavour 85 a Orvieto per trasformazione in caffè letterario’ inviata dalla ‘Libreria dei Sette’ in data 4 maggio 2018 all’attenzione del Sindaco, dell’Ass. alla Cultura Dott.ssa Cannistrà, della Resp. dell’ufficio cultura e del Segretario Generale del Comune di Orvieto.
Ci preme sottolineare come tale richiesta non presenti alcun progetto definito del futuro caffè letterario che, si legge, sarà presentato al Comune ‘successivamente all’individuazione del partner professionale che gestirà l’attività di somministrazione di alimenti…’
La domanda che poniamo al Sindaco e all’assessore Cannistrà, così solerti ad accogliere tale richiesta, è se sia legittimo modificare in corso d’opera la licenza commerciale su un immobile che risulti già affittato con una precisa destinazione d’uso, concedendo di fatto al soggetto privato la possibilità di intraprendere una attività diversa da quella prevista nel contratto originario. L’idea del ‘caffè letterario’ la riteniamo sicuramente interessante purchè diventi concretamente lo strumento per una piena fruizione degli spazi del Palazzo dei Sette anche in un’ottica di collegamento con Piazza del Popolo, con l’apertura della galleria di cui si parla da anni. Per tali ragioni riteniamo che la eventuale collocazione debba essere all’interno dell’atrio del Palazzo dei Sette.
La proposta attualmente in discussione non appare come un vero progetto di valorizzazione del Palazzo ma piuttosto un benefit per chi nei mesi scorsi aveva già reso note le proprie criticità gestionali, chiedendo pubblicamente al Sindaco la riduzione dell’affitto. Pertanto, riteniamo questo procedimento alquanto anomalo e irriguardoso nei confronti di altrettanti imprenditori che non hanno certo ricevuto le stesse attenzioni e la stessa sollecitudine negli interventi dagli organi di governo cittadini.
Ciò che stupisce in questa vicenda è l’ennesimo dietrofront del Sindaco che presenta prima in tutta fretta al CC un atto di indirizzo politico per la realizzazione del ‘caffè letterario’ e poi, senza alcuna spiegazione di merito, lo ritira con la promessa di ripresentarlo, immodificato, al CC del prossimo 30 luglio. Consigliamo al Sindaco di evitare di continuare a prendere impegni strampalati, che è già stato dimostrato non essere in grado di rispettare e di assumersi le proprie responsabilità politiche. Se, come ha dichiarato, ritiene utile la realizzazione del ‘caffè letterario’, definisca un reale progetto e apra un bando pubblico così da far emergere le capacità imprenditoriali di tutti coloro che ne saranno interessati ed affidare alla migliore delle offerte la possibilità di realizzarlo e gestirlo.
FORZA ITALIA – IDENTITA’ E TERRITORIO