di Fausto Cerulli
Alle grotte del funaro, tra cordami
e stalattiti, cantasti smoke gets in your eyes
e bevvi molto senza amicizia di amici,
senza amore di amanti; e, come
diceva miles davis l’alcool bevuto liscio
va liscio al cervello, dove è liscio comunque
lo star soli, ed il cervello sta peggio
e meglio e il cuore batte come se volesse
dare un ritmo al cervello nel momento
della notte più bello nel tragico. Era quel
che morir chiaman gli sciocchi. E morte
bella parea nel tuo bel viso, di rimmel
sfatto e di fard violato,e se morte
ritorna avrà i tuoi occhi in questi
rintocchi di campane a morto, e fiocchi
di neve sul cimitero di spoon river sendo
lo spirto ormai da noi diviso e noi
cercanti un pendolo, vagabondi di corpi
vanamente incorporati, di spirito e
qualche qualsiasi sorriso per l’eterno
altrui vagabondo stare al mondo, come
i vicoli, le torri mozze, gli accecati
semafori. Ma noi, noi di quale strada
vagabondi, e perché inquieti?
“Grazie alla dottoressa Magnolia, è stata una luce in un tunnel totalmente buio”
"Sono qui per raccontarvi la mia esperienza. Abbiamo ancora molto da fare, però, posso ritenermi fortuna e soddisfatta. Sono la...