ORVIETO – Si svolgerà al Palazzo del Capitano del Popolo di Orvieto, da venerdì 6 a domenica 8 luglio, il primo Congresso nazionale del Partito Comunista Italiano, a due anni dalla fondazione a Bologna. Il dibattito, che coinvolgerà 350 delegati provenienti da tutta Italia, verterà sui temi più importanti della politica italiana e internazionale.
Nel corso dell’assemblea verrà dibattuto il documento congressuale e verrà effettuata l’analisi della gravissima situazione politica in cui versa il nostro Paese. Dopo i disastri compiuti dai governi padronali di Berlusconi e Monti, che hanno devastato lo stato sociale e l’economia dell’Italia, e i 5 anni di governi di centrodestra targati PD, che hanno proseguito con la logica delle privatizzazioni e dello smantellamento dello stato sociale e della scuola pubblica, si è insediato il nuovo governo M5S-Lega, che già dalle prime battute ha dato prova di grave incapacità politica nella gestione degli affari nazionali e internazionali.
Verrà discusso il programma futuro del PCI, della continuazione del percorso intrapreso a Bologna per la ricostruzione del partito in tutto il territorio nazionale, dela crisi del modello capitalista e suoi effetti nefasti nei rigaurdi dei lavoratori e dello stato sociale, nonché la proposta di uscita dalla NATO e dall’Unione europea, irriformabile e ultraliberista.
Sono stati invitati a partecipare i dirigenti di tutti i partiti che si collocano alla sinistra del PD, le organizzazioni sindacali come CGIL e USB e pezzi del mondo dell’associazionismo. Ci saranno anche delegazioni estere, come il Partito Comunista della Federazione Russa, quello portoghese, francese, cipriota e del Donbass (Est Ucraina). Non mancheranno i rappresentanti diplomatici delle ambasciate italiane della Cina, del Vietnam e anche della Corea del Nord.