ORVIETO – Il corso di formazione dell’associazione “Pietre Vive”, dopo lo stop della scorsa settimana, sabato 9 giugno riprende il via con un importante appuntamento dedicato a due grandi figure quali San Tommaso d’Aquino ed il Beato Ambrogio da Massa.
Ad aprire i lavori, nella sede episcopale orvietana, sarà l’avvocato Aurora Cantini con un corso monografico dal titolo “San Tommaso d’Aquino ad Orvieto: profili laici e spirituali del Dottore angelico all’ombra della città del tufo”.
ll santo domenicano, nato a Roccasecca, in un piccolo borgo del frusinate nel 1225, a soli 5 anni, fu mandato come oblato nell’abbazia di Monte Cassino da cui partì nel 1239 per raggiungere Napoli dove continuò gli studi e dove conobbe i frati predicatori da cui fu conquistato per il loro stile di vita e per la loro profonda preparazione. Nel 1244 entrò infatti nell’Ordine Domenicano e fu mandato a Parigi per studiare. Vani furono i tentativi della famiglia per distogliero dalle sue ferme volontà, Dopo Colonia, Napoli e Parigi, nel 1261 arrivò ad Orvieto, dove papa Urbano IV e la sua corte avevano fissato la residenza dal 1262 al 1264. Il pontefice si avvalse del grande teologo per la stesura di diverse opere e documenti; a lui fu dato incarico di la liturgia e gli inni della festa del Corpus Domini.
Tommaso d’Aquino. Il suo soggiorno orvietano, nel convento di San Domenico, durò soli tre anni ma fu molto produttivo a testimonianza della grande versatilità del frate domenicano nel trattare gli argomenti più disparati, dai temi economici a quelli mistici, da quelli poetici a quelli meramente teologici.
A seguire la professoressa Maria Letizia Pellegrini, terrà un seminario, articolato in tre momenti, dedicato alla vita ed alle opere del Beato Ambrogio da Massa. Questi entrato giovanissimo nell’Ordine francescano, donò tutti i suoi averi ai poveri e passò la sua vita predicando alla gente con coraggio, devozione e con un linguaggio colto ed infervorato. Molti furono i miracoli che avvenivano per sua intercessione sulla sua tomba; per questo dopo la sua morte, avvenuta ad Orvieto il 17 aprile 1240, fu chiesta la sua canonizzazione che fu avviata d a papa Gregorio IX con la Bolla Dei Sapientia.