ORVIETO – In una Orvieto finalmente baciata dal sole, si è rinnovata ieri la magia del corteo storico che con la magnificenza dei suoi costumi ha scortato la processione religiosa del Corpus Domini. Smagliante come sempre il corteo storico è tornato ad affascinare orvietani e turisti accorsi in maniera copiosa.
Un bagno di folla ha infatti coronato l’atteso evento non facendo rimpiangere i bei tempi andati, come accade spesso nel più classico dei commenti retorici post celebrazioni. Intatta la dignità e la sobrietà dei figuranti. Corteo storico e sfilata religiosa sono riusciti a mantenere ragionevoli distanze, senza far perdere la godibilità dello spettacolo.
Tanti i turisti e orvietani venuti ad ammirare la rievocazione storico e religiosa del miracolo di Bolsena e del libero Comune medioevale, “quando la città – come recita la voce narrante del corteo – uscita da una lunghissima “notte”, divenne comune potente e rispettabile”. In quattrocento costumi, preziosi come gioielli, è riprodotto il potere civile e la forza militare dell’epoca.
Per l’edizione appena consegnata agli archivi, quest’anno, c’era qualche motivo di attesa in più. Con la morte di Sergio Riccetti, infatti, nonostante non indossasse più il costume del Conestabile dei Cavalieri da tempo, il corteo ha perso un pezzo importante del suo passato. E tanto era la curiosità di conoscere come il comitato Lea Pacini che gestisce l’evento, avesse deciso di ricordarne l’indelebile figura. Non poteva non destare emozione lo squillo di tromba che ha aperto il corteo in omaggio alla signora Lea Pacini e, appunto, a Sergio Riccetti.
Uno scroscio di applausi lo ha accompagnato con la stessa intensità di quando il suo costume, da alcuni anni indossato da Roberto Ferrari, ha attraversato le vie del centro storico. Ad accompagnare la santissima reliquia del Corporale quest’anno c’era il cardinale Agostino Vallini, legato pontificio per le basiliche di San Francesco e di Santa Maria degli Angeli in Assisi.
I festeggiamenti in città per la festività del Corpus Domini si sono chiusi, a sera, con concerto della banda della Polizia di Stato, con il patrocinio dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
Altri due eventi degni di nota, il Festival di Arte e Fede che dal 20 maggio al 3 giugno ha portato sulla Rupe personaggi come Davide Rondoni, padre Antonio Spadaro, Debora Vezzani e la regista Alice Rohrwacher che, con il suo “Lazzaro Felice”, ha fatto calare il sipario sulla XIII edizione. Hanno partecipato all’evento anche i ragazzi de “La Compagnia de La Panatella”.
Ad eseguire le melodie pianistiche che accompagnano il trailer e alcune scene del film è, infatti, il maestro Elisa Casasoli, pianista e docente della Scuola Comunale di Musica “Adriano Casasole” di Orvieto. La canzone “Corri Lazzaro” che chiude i titoli di coda, è stata scritta e cantata da Luciano Vergaro, musicata dal Maestro Alberto Casasoli e suonata dalla fisarmonica di Carlo Frulloni, tutti componenti del gruppo musicale folk orvietano, “La Compagnia de La Panatella”, nato dalla sinergia tra la Scuola di Musica e la Filarmonica L. Mancinelli di Orvieto, che chiuderà la serata del 2 giugno con una performance live al cinema.
E poi la presentazione del libro “OrAzione per il Corpus Domini”, organizzato dall’associazione culturale Orvieto Città del Corpus Domini il cui annunciato obiettivo è quello di creare un un asse culturale Gerusalemme, dove fu istituita l’Eucarestia – Liegi, Ville du Saint-Sacrement – Orvieto: road map da innestare sui contatti già esistenti con Praga e Bolsena, coinvolgendo anche Bagnoregio. (Sa.Simo)
Video processione giovedì 31 maggio, giorno del Corpus Domini a cura di Piero Cambi: