di Massimo Gnagnarini
Dunque la destra orvietana ha presentato una mozione per togliere la fiducia al Sindaco. Fiducia politica che, peraltro, Tardani, Olimpieri, Sacripanti, Meffi e Luciani mai avevano conferito a Germani. Quindi è alquanto bizzarra una operazione volta a riprendersi ciò che mai era stato concesso.
Pleonastica sul piano politico, l’iniziativa avrebbe senso qualora
i nostri magnifici cinque volessero considerare il nostro primo cittadino una sorta di delinquente indegno di rappresentarci sul piano morale. Credo e spero che ciò non sia , non foss’altro a tutela della dignità e del rispetto reciproco che in una piccola comunità locale come la nostra dovrebbe prevalere nei rapporti umani sopra ogni calcolo e legittimo disegno politico.
Altrettanto curiosamente gli stessi se la prendano pure contro l’altro pezzo dell’ opposizione cittadina rappresentato dalla consigliera Vergaglia del M5S che, argomentandone in maniera approfondita le ragioni, ha dichiarato di non unirsi ai promotori del supremo atto contro il Sindaco e consentire così l’ordinata conclusione dell’attuale consigliatura a pochi mesi da quella nuova quando saranno gli elettori orvietani a determinarne la sorte.
L’ultima volta che è accaduto , nel 2014, furono proprio i suddetti consiglieri di destra, ad eccezione di Sacripanti che non c’era, ad esser bocciati dal popolo dopo cinque anni di cattiva amministrazione che si trascinò inutilmente senza cavare un ragno dal buco.
Le mozioni sia di sfiducia e sia quelle di benemerenza lasciamole fare all’arbitro vero che, per l’appunto, sono gli elettori.
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