ORVIETO – I dirigenti sindacali della FSI-USAE ( Federazioni Sindacati indipendenti ) dell’area Orvietana tornano a denunciare le gravi problematiche del Santa Maria della Stella. “E’ dal punto di ascolto del 1° febbraio scorso per le problematiche del presidio ospedaliero di Orvieto che chiediamo all’Azienda USL Umbria 2 di pronunciarsi sulle importanti questioni poste dalla nostra Organizzazione Sindacale” denuncia il dirigente sindacale Fsi-Usae Emanuele Iannone. Questioni che il sindacato sintetizza in: carenza di personale sia medico (anestesisti e ortopedici ecc) che infermieristico nel blocco operatorio, in terapia intensiva e nel resto del presidio che porta a creare situazioni di tensione tra i vari operatori con aumenti dei carichi di lavoro.
E poi ancora, “il permanente impiego di personale recuperato da altre U.O. per coprire l’ apertura costante del 4° posto letto di Terapia Intensiva sovraccaricando sempre più il personale assegnato alla stessa che, oltre all’assistenza diretta ai pazienti, deve effettuare affiancamento a colleghi che di volta in volta vengono preposti alla stessa, porta ad un clima lavorativo nevrotico ed inevitabilmente disordinato che esplica in un elevato rischio di errore con scarsa qualità dell’assistenza garantita. In generale in tutte le U.O. del presidio esistono situazioni critiche che prese una ad una andrebbero sistemate”.
“Vogliamo ricordare che la FSI-USAE è formata da dipendenti che vogliono il bene dell’Azienda e della Comunità – aggiunge Iannone – e quando viene posto un quesito è per migliorare e non per creare problemi, pertanto il confronto e il dialogo non sono un optional ma un dovere di chi ha la gestione di un ente pubblico. Non siamo più disposti ad accettare che si continui a sostenere che nel presidio ospedaliero “tutto vada bene”. “Siamo stanchi del silenzio della Direzione e delle Istituzioni Locali, ma soprattutto e’ stanco il personale di lavorare così: ferie a singhiozzo, salti di riposi continui, spesso costretti al doppio turno e straordinari utilizzati in modo selvaggio per organizzare i turni. Su questi temi la FSI – USAE esige una risposta chiara dai vertici aziendali. Tali comportamenti implicano, in modo evidente, una violazione delle relazioni sindacali, non più tollerabile dalla Segreteria Territoriale FSI -USAE, per il bene dei lavoratori e sopratutto dei cittadini”.