ORVIETO – “Per questo mi chiamo Giovanni” della Compagnia Attori & Tecnici, in scena venerdì mattina al Teatro Mancinelli di Orvieto, chiude la rassegna di spettacoli gratuiti proposta nell’ambito della Stagione Teatrale 2017-2018, alla quale hanno partecipato oltre 2.300 studenti delle scuole secondarie di I e Ii grado di Orvieto e del comprensorio.
Il Consigliere TEMA Cristina Calcagni, che ha curato il progetto Scuole a Teatro, commenta così la grande soddisfazione per il successo dell’iniziativa: “Si chiude con una standing ovation lo spettacolo Per questo mi chiamo Giovanni, in programma stamattina (13 aprile) al Teatro Mancinelli di Orvieto come secondo appuntamento dedicato al contrasto della mafia e alla commemorazione di tutti quegli uomini e quelle donne servitori dello Stato che hanno pagato con la loro vita la difesa dei valori della giustizia e del rispetto delle regole che sono alla base della nostra convivenza civile.
Il 16 marzo scorso, con lo spettacolo Il Testimone, gli studenti delle scuole secondarie di II grado hanno rivissuto i momenti importanti e la fine della vita di un altro importante Magistrato, Giacomo Ciaccio Montalto, assassinato dalla mafia trapanese nel 1983 sotto la propria abitazione. Il primo magistrato ad aver collegato il traffico di sostanze stupefacenti al narcotraffico d’oltreoceano.
Entrambi gli eventi hanno avuto l’alto patrocinio del Ministero dell’Interno e del Ministero della Giustizia, unitamente al patrocinio dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria e della CNA dell’Umbria.
“Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini”. Con questa frase di coraggio e di speranza di Giovanni Falcone, cala il sipario sulla Rassegna Teatrale dedicata alle Scuole. Gli studenti presenti oggi al Mancinelli erano oltre 430, un numero da brividi e per il quale è stato impossibile, per me e per il Presidente dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria Donatella Porzi, trattenere commozione ed emozione.
Bravissimi Stefano e Pietro Messina, gli interpreti di questa rappresentazione teatrale dedicata alla vita e all’epilogo della vita stessa di un eroe, di un servitore dello Stato: il magistrato Giovanni Falcone, ucciso dalla mafia il 23 maggio del 1992. Una carica micidiale di tritolo fece saltare in aria un intero tratto autostradale in prossimità di Capaci, spazzando via asfalto, macchine, persone.
Il motivo di quel nome così importante lo capirà alla fine del racconto l’adolescente Giovanni, interpretato dal giovanissimo Pietro Messina al quale va il riconoscimento di averci strappato un lunghissimo applauso quando sul finire del racconto, in piedi su una sedia, griderà a gran voce quel Valore importante che abbiamo cercato di spiegare sin dalla premessa: la giustizia, il rispetto delle regole contro ogni ricatto, prevaricazione e omertà. Venerdì 13 aprile la replica alle ore 21.
Per questo mi chiamo Giovanni è dedicato a Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Giacomo Ciaccio Montalto, Mario Alberghi e a tutti gli altri Servitori dello Stato.
Un ringraziamento particolare ai miei colleghi del Consiglio di Amministrazione e ai miei colleghi dell’Associazione TEMA che quotidianamente lavorano per il nostro Teatro Mancinelli”.