di Valeria Cioccolo
Un punto di arrivo, ma soprattutto un punto di partenza. La Giornata della Disconnessione ha concluso sabato con successo di partecipanti e di idee il percorso formativo di Nova Civitas, promosso dalla Diocesi di Orvieto-Todi e dedicato quest’anno ad “Abitare bene la città”. L’evento è stato ospitato in una sede di eccezione, Vetrya, impresa leader mondiale nel digitale e fiore all’occhiello del territorio orvietano che da anni si fa promotrice di progetti di forte valenza sociale, aprendo i propri spazi alla città e facendo del benessere organizzativo e lavorativo uno dei suoi punti forti.
Lo slogan della giornata, Disconnettersi da… per Connettersi con… sintetizza come, spento il cellulare, è l’incontro tra persone reali a fare la differenza. Dopo i saluti iniziali di Luca Tomassini, fondatore, presidente e amministratore delegato di Vetrya, i lavori sono stati avviati da S. E. Il Vescovo Benedetto Tuzia, che ha ricordato come la capacità di disconnettersi, oggi così difficile, ha in realtà una forte valenza per l’uomo che può così recuperare la propria libertà, e dal sindaco di Orvieto Giuseppe Germani che ha sottolineato quanto sia importante recuperare spazi di dialogo reale per elaborare nuovi contenuti e idee.
I tavoli di lavoro paralleli tra Istituzioni, Associazioni e Cittadini sono stati il vero cuore della serata. I temi trattati, di grande rilievo e attualità, hanno spaziato dalla Sanità, al Lavoro, dalla Scuola, all’Ecologia, alla Comunicazione, solo per citarne alcuni. Le proposte scaturite mirano a mettere in rete tutti i soggetti che, con diverse competenze e ruoli, possono far sì che Orvieto e la sua realtà, ricca di potenzialità che spesso rimangono inespresse, passi da “Area Interna” a luogo di attrazione, sviluppo e progresso.
Come ha ricordato partecipando ai lavori anche Katia Sagrafena, co-fondatrice e direttore generale di Vetrya, è necessario passare da un atteggiamento che rincorre solo le urgenze, all’individuazione di vere priorità, che indichino concretamente il disegno che immaginiamo per questo territorio.
E qui sta il punto di partenza. La giornata ha infatti consegnato a Nova Civitas dei documenti con idee e proposte che saranno inviati ai decisori politici per poter iniziare un cammino di costruzione comune di queste idee. Perché Orvieto può e deve diventare luogo di “bene abitare” e di nuove opportunità, per i giovani sicuramente, ma anche per tutti coloro che vogliono diventare protagonisti attivi di questo territorio.