ORVIETO – Il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità le dieci convenzioni relative all’eventuale integrazione sociale delle rette nelle strutture residenziali per Anziani autosufficienti. Le nuove convenzioni hanno decorrenza dal 1° gennaio 2018 e hanno una durata di quattro anni con scadenza il 31 dicembre 2021.
Le convenzioni riguardano il Comune di Orvieto, capofila della Zona Sociale n. 12 dell’Orvietano e le seguenti strutture:
– “Villa Family” di Castel Giorgio (Terni);
– Congregazione dei Figli dell’amore misericordioso di Todi (Perugia) per la Residenza Servita “Casa Famiglia Maria Sposa e Madre” di Montecchio (Terni);
– Parrocchia San Nicolò di Baschi per la Residenza servita “Casa Vincenziana Don Benedetto Baccarelli” di Baschi (Terni);
– Casa della Divina Provvidenza per il riposo della vecchiaia per Residenza protetta di Ficulle e Gruppo Appartamento di Montegabbione (Terni);
– Residenza servita “La Terza età” di Castel Giorgio (Terni);
– Società Cooperativa sociale Sant’Antonio Abate per la Residenza Servita “San Domenico Savio” di Castel Viscardo (Terni);
– Società cooperativa sociale “Il Quadrifoglio” di Orvieto per la Residenza protetta “San Giorgio” di Orvieto (Terni);
– Casa Vincenziana srl di San Venanzo per residenza protetta e gruppo appartamento in località Morrano di Orvieto (Terni);
– Residenza Protetta sull’Alzheimer “Non ti scordar di me” di Castel Giorgio (Terni);
– Istituto Suore Serve di Maria Riparatrici, per la residenza Protetta “San Giovanni Bosco” di Castel Viscardo (Terni).
Come è noto, nell’ultimo aggiornamento del Piano è stata prevista la gestione diretta da parte dei Comuni della Zona Sociale n. 12 di alcuni interventi di carattere socio-assistenziale, affidando ai Comuni stessi la responsabilità e titolarità degli interventi per la promozione della salute pubblica e del benessere della popolazione. Il percorso per la gestione diretta di tutti gli interventi e servizi sociali da parte dei comuni si è completato nel mese di aprile 2011 e, secondo il protocollo d’intesa sulla gestione associata, individua il Comune di Orvieto come ente capofila, con la funzione di gestione degli interventi e dei servizi sociali sotto della gestione tecnico- amministrativa dei servizi.
Le nuove convenzioni ricalcano sostanzialmente quelle scadute il 31 dicembre 2017 di cui l’Assemblea dei Sindaci ha deciso il rinnovo.
Secondo il Regolamento di “Funzionamento ed accesso alle prestazioni sociali e socio-sanitarie” della Zona Sociale n. 12 i Comuni assumono a proprio carico, in tutto o in parte, l’onere dell’integrazione sociale della retta di ricovero per quegli utenti a cui sono stati riscontrati i presupposti necessari all’intervento assistenziale, secondo i criteri stabiliti dal regolamento. L’eventuale integrazione economica sarà applicata esclusivamente per gli ospiti con residenza, prima dell’ingresso in struttura, in uno dei comuni della Zona Sociale.
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Illustrando il pacchetto delle convenzioni, la V. Sindaco e Assessore ai Servizi Sociali, Cristina Croce ha ricordato che “la maggior parte di esse fanno riferimento a strutture con anziani autosufficienti tranne quelle di Castelgiorgio che sono strutture protette. Il Comune partecipa al 50% della quota sociale, l’altro 50% afferisce alla quota sanitaria. Complessivamente si tratta di 250 mila euro l’anno a copertura di un costo di 1.200 euro al mese per le persone autosufficienti (la quota giornaliera è di 36,50 euro) e di 2.700 per gli ospiti delle strutture protette (la quota giornaliera è di 46,60 euro). Le modalità di inserimento indicate nel Piano di Zona avvengono sulla base delle condizioni sociali ed economiche definite attraverso lo strumento dell’ISEE. Ad oggi sono attive sul territorio 11 residenze per autosufficienti e 30 residenze protette”.