Pronta la risposta di Ciro Zeno dalla segreteria regionale del Pci che si inserisce nel dibattito sulle carenze del pronto soccorso dell’ospedale orvietano affrontato nella seduta del consiglio regionale di martedì 13 marzo.
“Apprezzabile ma non soddisfacente lo sforzo fatto dall’assessore Regionale alla sanità Barberini sul tentativo di difendere l’operato della regione sulla sanità orvietana – dice Zeno – Tante belle parole ma quasi nulla di fatto. I primari di ortopedia, ginecologia, oculistica e pronto soccorso ancora non pervenuti, la mancanza cronica di medici in cardiologia, oculistica, ortopedia, chirurgia e pronto soccorso, con sott’organici importanti mette senza dubbio in crisi il servizio”.
E poi aggiunge: “La Sopi, per la quale è stato tagliato il nastro ad ogni campagna elettorale quasi sempre chiusa per mancanza di personale dedicato. I 2 letti altamente tecnologici in terapia intensiva costati un occhio della testa ai contribuenti non utilizzabili da 2 anni per mancanza di infermieri, risonanza magnetica obsoleta, in oculistica stessa identica situazione, otorinilaringoiatria con tecnologie sicuramente da adeguare, come ortopedia e chirurgia”.
Zeno continua la lista: “L’Utic in cardiologia è rimasta solo una promessa, per non parlare dei centinaia di chilometri che devono coprire gli orvietani per essere sottoposti a visite specialistiche poiché le liste d’attesa nel nostro distretto sono annuali, vedi la mobilità passiva. Solo alcuni esempi, per una mammografia quasi un anno, per una visita cardiologiaca uguale, oculistica 1 anno, visita senologica 1 anno, colonscopia 1 anno e non le abbiamo citate tutte. Francamente ci rifiutiamo di essere raggirati dai monologhi della politica superba e presuntuosa regionale che racconta balle alle persone per fargli credere che tutto va bene.
Basta, la politica locale e regionale ammettano di avere lasciato sola Orvieto per troppo tempo e ora per recuperare questo gap ci vuole uno sforzo economico e politico massiccio. La batosta elettorale ci sembra non abbia fatto vestire abiti di umiltà a chi governa Orvieto e la Regione. Positiva senza dubbio è la capacità e la dedizione di chi oggi opera nella sanità orvietana con spirito di sacrifici e encomiabile professionalità ai quali va tutta la nostra gratitudine. Noi crediamo si possa ancora recuperare il tempo perso, si deve fare”.